Processo d’Appello Cucchi, 13 anni a 2 carabinieri per omicidio

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Condannati  Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro per omicidio preterintenzionale in relazione al pestaggio subito dal carabiniere la sera del 15 ottobre del 2009 quando dopo l’arresto fu portato nella caserma della compagnia Casilina

 Ilaria Cucchi con foto Stefano Cucchi – agf

La Corte d’assise d’appello di Roma ha condannato a 13 anni di reclusione i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro per omicidio preterintenzionale in relazione al pestaggio subito da Stefano Cucchi la sera del 15 ottobre del 2009 quando dopo l’arresto fu portato nella caserma della compagnia Casilina. I due militari dell’Arma, in primo grado, erano stati condannati a 12 anni di carcere. Per le lesioni gravissime riportate in quel pestaggio Cucchi morì sei giorni dopo all’ospedale Sandro Pertini.

Tedesco è considerato il supertestimone di questa vicenda. La corte d’assise lo aveva valutato come ‘credibile’. “La narrazione” del militare dell’Arma sulle fasi immediatamente successive all’arresto di Cucchi era stata riscontrata da numerosi elementi.

Tedesco, stando alle motivazioni della sentenza del primo grado, non solo era intervenuto per “cessare l’azione violenta”, impedendo ai colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro di continuare il pestaggio, ma aveva “spiegato in modo comprensibile e ragionevole il suo pregresso silenzio, sottolineando il ‘muro’ che aveva avuto la certezza gli si fosse parato dinnanzi costituito dalle iniziative dei suoi superiori, dirette a non far emergere l’azione violenta perpetrata ai danni di Cucchi, e a non perseguire la volontà di verificare che cosa fosse realmente accaduto”, la sera dell’arresto.

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