Promossi (ed eletti) e bocciati alle elezioni per il Campidoglio

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© Cristiano Minichiello / AGF 
– Aula Giulio Cesare in Campidoglio sede dell’assemblea Capitolina

 Restano fuori dalla prossima Assemblea Capitolina attori, soubrette ex calciatori e vecchie glorie della politica. La nuova Aula vedrà molto ceto politico cittadino ma anche alcuni volti nuovi, con la civica di Calenda che ha ottenuto il maggior numero di voti in termini di lista.

Affermazione in FdI anche per il capolista Andrea De Priamo, che ad ora conta 3.400 persone, e per l’ex consigliere Giovanni Quarzo. Più staccati, attorno alle 3.800, preferenze due esponenti Pd: Maurizio Veloccia – già presidente di Municipio – e Sabrina Alfonsi, minisindaca uscente del centro storico.

Nella Lega ottiene più voti (2.800 a metà spoglio) Simonetta Matone, ex magistrata e prosindaco in caso di vittoria del centrodestra con Enrico Michetti.

Dietro di lei è testa a testa tra Davide Bordoni – ex Forza Italia – e Fabrizio Santori. Stentano gli ex assessori della giunta Raggi: nel M5s la più votata è la titolare dei Lavori Pubblici Linda Meleo, poi l’ex capogruppo Paolo Ferrara.

Potrebbe restare fuori dall’Aula il vice sindaco uscente Pietro Calabrese. Mentre potrebbe farcela l’assessore al Personale Antonio De Santis, candidato nella civica Raggi.

Il più votato nella lista Calenda è Valerio Casini, esponente renziano, già assessore municipale. Poche decine di preferenze invece per il comico Pippo Franco, qualcuna in più per l’ex calciatore Angelo Gregucci, entrambi nella lista civica Michetti.

Una manciata di voti anche per Nadia Bengala, ex miss Italia, nella lista civica Donne per Raggi. Non dovrebbe entrare in consiglio nemmeno Bobo Craxi, capolista del Psi.

Le possibili maggioranze

La nuova Assemblea Capitolina, in caso di vittoria di Roberto Gualtieri, potrebbe vedere 16 o 17 consiglieri Pd, 5/6 della lista civica dell’ex ministro, 2 di Sinistra, Civica, Ecologista, 1 ciascuno per Roma Futura e Demos. Alle opposizioni andrebbero 5/6 seggi per la lista Calenda, 5 FdI, 2 Lega, 1 Forza Italia ed 1 andrebbe a Michetti.

E poi 4 o 5 seggi al Movimento 5 stelle e 1 o 2 alla civica di Virginia Raggi.

Uno scenario invertito con la vittoria del centrodestra, con circa 16 posti per Fdi, 7 alla Lega e 2 ciascuno a Forza Italia e alla civica Michetti. Con il Pd che otterrebbe 6 posti e la civica Gualtieri 2. AGI

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