Ormai è pandemia. Il “Coronavirus” s’è diffuso in tutto il mondo. I casi aumentano, come i decessi. Le notizie in merito fanno rabbrividire e i provvedimenti di “contenimento” potranno sortire effetti solo col tempo e col rigoroso rispetto delle regole.
Mentre la ricerca per sconfiggere il virus continua e già si usano medicamenti alternativi che sembrano rendere meno severa l’evoluzione del contagio, siamo a proporre una riflessione che, data l’emergenza, potrebbe trovare valido stimolo per essere concretata.
Il Parlamento dell’Unione Europea potrebbe legiferare in merito e favorire la formazione di un gruppo di studio e ricerca UE.
Questa nostra riflessione c’è venuta spontanea a fronte di una realtà tragica e per la quale ogni cautela resta d’obbligo. Sarebbe un modo egregio per sentirci veramente europei. Senza polemiche e con sperimentazioni programmate.
Condividere i risultati della ricerca potrebbe essere un mezzo per arrivare, magari in tempi più brevi, a una più approfondita conoscenza virale con le correlate terapie anche di natura sperimentale. E’ un’idea figlia dell’emergenza e del buon senso. Lasciamo ai Lettori lo spazio per esprimere un loro giudizio.
Giorgio Brignola