Prosegue tutto liscio per il vaccino Pfizer-BioNTech

Politica

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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA

Prosegue tutto liscio per il vaccino Pfizer-BioNTech. Brusca frenata per quello di Sanofi
Diritti d’autore  David Goldman/Copyright 2020 Associated Press

Brusca frenata per quello di Sanofi

E’ arrivato il primo ok dalla Food and Drug Administration statunitense per il vaccino anti Covid, sviluppato da Pfizer e BioNTech. La raccomandazione della commissione di esperti ha ricevuto 17 voti a favore, 4 contrari e un astenuto.

Un via libera, preludio dell’autorizzazione di emergenza alla distribuzione, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il vaccino tedesco-statunitense, la cui distribuzione è già partita in Regno Unito questo lunedì, ha un’efficacia “uniformemente alta”, secondo gli esperti: il 95% su un campione di 43mila volontari testati.

Il testo approvato dalla Fda sottolinea come i benefici del vaccino siano maggiori rispetto ai rischi. L’amministrazione si aspetta che siano disponibili immediatamente per gli Stati Usa almeno 2,9 milioni di dosi.

L’Australia vuole fare le cose con calma

Il vaccino Pfizer e BioNTech è ancora lontano dall’essere approvato però in Australia, con il premier Scott Morrison che vuole essere sicuro, prima di somministrarlo alla popolazione. E’ già stato infatti scartato un potenziale vaccino locale, della società biotecnologica Csl, dopo alcuni problemi riscontrati in fase di sviluppo. Diverse persone, sottopostesi ai test, sono risultate false positive all’Hiv.

Il vaccino australiano, che avrebbe dovuto essere pronto entro la metà del 2021, era ancora nella fase 1 della sperimentazione elaborata insieme all’Università del Queensland. “Le decisioni che abbiamo preso dovrebbero dare agli australiani la garanzia che stiamo procedendo con attenzione, che ci stiamo muovendo rapidamente, non frettolosamente”, ha detto il Primo Ministro.

Rallenta lo sviluppo del vaccino franco-britannico

E se per alcuni vaccini – tra i quali anche quello di Moderna e il russo Sputnik – tutto sembrerebbe andare liscio, non si può dire lo stesso per l’europeo Sanofi-GlaxoSmithKline.

I due gruppi farmaceutici hanno annunciato che il loro vaccino a base di proteine ricombinanti non sarà pronto prima della fine del 2021. I risultati ottenuti dai primi test clinici, infatti, sarebbero inferiori alle attese. In particolare, il programma “è stato ritardato per migliorare la risposta immunitaria negli anziani”. Lo studio di fase 2b, con una formulazione dell’antigene migliorata, inizierà a febbraio.

La Commissione europea il mese scorso aveva formalizzato l’accordo con Sanofi e GSK, acquistando fino a 300 milioni di dosi del vaccino prodotto dalla joint venture, per uso nell’Unione.

Fondamentale, di qualsiasi vaccino si parli, un coordinamento, secondo la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “E’ molto importante che i vaccini siano distribuiti in modo coordinato, che arrivino ovunque nello stesso momento”, ha dichiarato Merkel. “Non so se sarà veramente possibile far sì che si vaccini contemporaneamente in tutti e 27 gli Stati membri, ma comunque lo faremo in modo molto coordinato e dimostreremo che abbiamo tutti pari accesso al vaccino”.

L’azienda farmaceutica britannica AstraZeneca ha confermato, infine, che presto inizierà dei test congiunti con il vaccino russo, lo Sputnik V, al fine di intensificare l’efficacia del suo prodotto.

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