Quadrante: Esplosioni a Odessa, contrattacco ucraino Kharkiv

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Prosegue lo stallo nel Donbass, dove i russi stanno intensificando i bombardamenti. Possibile la “piena mobilitazione” della Russia

© SERGEY BOBOK / AFP

Al 66esimo giorno di combattimenti, l’Ucraina dice che le forze russe “stanno martellando” la regione orientale del Donbass, senza riuscire però a conquistare le tre aree al momento nel mirino.

Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine ha dichiarato che i russi stanno cercando di conquistare in Donbass le aree di Lyman, Sievierdonetsk e Popasna, per ora senza successo.

Secondo l’ultimo briefing del portavoce del ministero della Difesa ucraino, Aleksander Motuzyanyk, le truppe russe stanno gradualmente aumentando l’intensità dell’offensiva in Donbass, in tutte le direzioni: l’attività maggiori si registra a Slobozhanske e Donetsk. Kiev ha poi registrato “segnali” di preparativi per un’ulteriore intensificazione delle ostilità.

Sempre il ministero della Difesa ucraino non esclude la possibilità che la Russia passi a “una piena mobilitazione”, in caso “non riesca a realizzare i suoi piani a Est nel prossimo futuro”.

Il dicastero della Difesa di Mosca, da parte sua, ha annunciato che le sue unità di artiglieria hanno colpito 389 obiettivi ucraini durante la notte scorsa, inclusi 35 punti di controllo, 15 depositi di armi e munizioni e diverse aree in cui erano concentrate truppe ed equipaggiamenti del nemico. Le difese aeree russe, inoltre, hanno impedito a un aereo ucraino di entrare nella regione di Bryansk, secondo quanto riferito dalle autorità locali, citate dai media russi. Per il secondo giorno consecutivo – ha denunciato il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit – colpi di mortaio hanno colpito da territorio ucraino il posto di frontiera di Krupets, senza fare vittime.

Est

Sul fronte di Izyum, secondo l’Institute for the Study of War (Isw), non sono stati registrati avanzamenti russi nelle ultime 24 ore, a testimonianza del successo di Kiev nel rallentare gli attacchi russi nell’Est. Nondimeno, una grande controffensiva nell’area della seconda città ucraina, Kharkiv, appare al momento da escludere. Il governatore di Lugansk, Sergiy Gaidai, ha riferito che i russi stanno bombardando tutta la regione “ma non possono superare la nostra difesa”. Ha pou detto che i civili continueranno ad essere evacuati nonostante la difficile situazione.

Ci sono state anche segnalazioni di attacchi in luoghi al di fuori del Donbass, comprese le aree meridionali di Dnipro.

Sud-Ovest

Si sono verificati attacchi su Odessa che hanno preso di mira la pista dell’aeroporto, resa impraticabile.

Sud-Est

Nella città di Mariupol, dall’acciaieria assediata Azovstal è stato evacuato un piccolo gruppo di 25 civili, tra cui 6 bambini, secondo le agenzie russe. Non è chiaro però dove sono stati portati. L’assedio a Mariupol continua a impegnare le forze russe, che saranno probabilmente costrette a lasciare nella città portuale un contingente minimo, sufficiente a bloccare gli ultimi difensori trincerati nella Azovstal e stroncare possibili focolai di resistenza.

Sul fronte del disastro umanitario, si registra il ritrovamento dei corpi di tre uomini con le mani legate in una fossa vicino a Bucha, alla periferia di Kiev, diventata l’emblema delle accuse di crimini di guerra ai russi, dopo la scoperta di fosse comuni a inizio aprile. Intanto, oltre 5,4 milioni di ucraini sono fuggiti dal loro Paese da quando la Russia lo ha invaso il 24 febbraio, secondo le Nazioni Unite. Oltre ai rifugiati, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni stima in più di 7,7 milioni gli sfollati interni. a

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