Quadrante: Mosca si ritira da Zhytomyr, bombe su Mykolaiv

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Le forze ucraine continuano a recuperare terreno nel Nord mentre i russi si consolidano nel Sud dell’Ucraina.

© SERGEI SUPINSKY / AFP

AGI – Nel quarantesimo giorno di guerra, le forze ucraine continuano a recuperare terreno nel Nord, a fronte del ritiro dell’esercito russo, impegnato a consolidare le proprie posizioni a Sud. Dopo la regione di Sumy, i militari russi si sarebbero ritirati anche dalla regione di Zhytomyr, riferisce il governatore Vitaliy Bunechko. Le forze ucraine sostengono inoltre di aver guadagnato altre posizioni nei pressi di Chernihiv, dove il 70% degli edifici sarebbe stato danneggiato. L’esercito di Kiev rinvendica in particolare la riconquista dei villaggi di Kolychivka, Yahidne e Ivanivka, che sarebbero ora in mano del comando operativo “Nord”, e sostiene di aver ripreso il controllo di Pripyat, insediamento nei pressi della centrale nucleare dismessa di Chernobyl, dove due giorni fa è tornata a sventolare la bandiera ucraina

Mosca prosegue i bombardamenti sui principali centri urbani. L’amministrazione di Kharkiv riferisce di sette persone uccise e 34 ferite in attacchi in una zona residenziale della seconda città dell’Ucraina. Altri tre civili, affermano le autorità locali, sarebbero stati uccisi da un bombardamento sul sobborgo di Dergachi, nei pressi di Kharkiv. Il ministero della Difesa ucraino sostiene che la Russia si stia preparando a lanciare un attacco da Est per impadronirsi proprio di Kharkiv, un progetto che le intelligence occidentali invece escludono, ritenendo invece che Izyum, la città a Sud Est di Kharkiv catturata dopo settimane di combattimenti, verrà utilizzata come base per fare ulteriore pressione sul fronte meridionale.

A Sud, Kiev e Mosca continuano ad accusarsi a vicenda di aver colpito obiettivi civili nel Donbass, dove è prevedibile un intensificarsi delle ostilità nei prossimi giorni. Secondo le autorità ucraine, sette persone sono state uccise e 20 ferite nel bombardamento della città di Ochakiv, sul Mar Nero. La Difesa di Kiev sostiene che i russi stanno attaccando le città di Rubizhne e Popasna, nel Lugansk, e sono in procinto di lanciare un’offensiva su Severodonetsk.

L’intelligence britannica, nel suo ultimo bollettino, osserva che le forze russe stanno continuando a “consolidare e riorganizzare” la loro offensiva nel Donbass, con l'”obiettivo chiave” di conquistare Mariupol, ancora teatro di violenti combattimenti. La situazione sul terreno nella località portuale, stremata da un lungo assedio e da una grave crisi umanitaria, continua a essere poco chiara. La fanteria russa sarebbe da giorni in città ma non è chiaro quante aree nè controlli, nè è nota la consistenza numerica e lo schieramento dei difensori, che starebbero opponendo una strenua resistenza. Secondo il sindaco, Vadym Boichenko, il 90% dell’infrastruttura della città è distrutto e il 40% è irrecuperabile. Morti e feriti segnalati anche a Mykolaiv, la città meridionale da settimane ostacolo dell’avanzata da Est verso Odessa.

 

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