Rai nella bufera, Cda boccia il piano delle news di Dall’Orto

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DALL’ORTO MESSA, ‘TRAGGA LE CONSEGUENZE’. M5S ATTACCA,’E’ COLPA DEL PD’

Bocciato il piano informazione Rai sottoposto al voto del Cda dal dg Antonio Campo Dall’Orto. Favorevole il consigliere Guelfo Guelfi, Fortis e Freccero si sono astenuti. Contrari tutti gli altri. “Non credo giovi alla Rai un conflitto permanente ed una situazione di sostanziale paralisi”, dice il consigliere Messa, che chiede al dg di trarne le conseguenze. M5s all’attacco del Pd, con il presidente della Vigilanza Fico che annuncia sara’ chiesta l’acquisizione in commissione del piano news.

“Non abbiamo intenzione di dimetterci, anzi vogliamo andare avanti e proseguire il nostro lavoro”. Lo ha detto il consigliere d’amministrazione della Rai, Arturo Diaconale, nel corso di una conferenza stampa convocata dal Cda dopo la bocciatura del piano news presentato dal direttore generale, Campo Dall’Orto, voto preceduto dalle dimissione del consigliere Paolo Messa. Favorevole al piano del dg solo un consigliere, Guelfo Guelfi, Fortis e Freccero si sono astenuti, contrari: Franco Siddi, Rita Borioni, Giancarlo Mazzuca, Arturo Diaconale e la presidente della RaiMonica Maggioni. Per Diaconale, dopo quello che e’ successo oggi, ” il rapporto fra il cda ed il dg si e’ incrinato”, mentre il collega Siddi ha assicurato di aver votato il piano in “piena autonomia, noi non vogliamo bloccare l’attivita’ della Rai, vogliamo assumerci le nostre responsabilita’ a faccia alta, non ci sono giochi o sotterfugi”.

Tra gli astenuti, c’e’ il consigliere Carlo Freccero che ammette “la Rai va molto bene, e’ leader negli ascolti, la pubblicita’ va molto bene, ma non va bene a livello di atmosfera. Mi dispiace che si interrompa un lavoro, dobbiamo affrontare il problema del tetto al compenso degli artisti perche’ non bisogna regalare nulla alla concorrenza. Io sono qui per far vincere la Rai”. Episodio che ha scatenato anche la politica, tra attacchi e difesa al lavoro della dirigenza Rai. In una nota congiunta i parlamentari di Forza Italia Brunetta e Gasparri attaccano viale Mazzini che non avrebbe “garantito il pluralismo in Rai e, soprattutto, durante i mesi di campagna per il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, hanno asservito tg e programmi di approfondimento all’ex premier Renzi e alla maggioranza che sosteneva le ragioni del ‘Si” mentre il senatore dem Marcucci difende l’ex premier Renzi, in carica quando sono state fatte le nomine di Dall’Orto e Maggioni: “M5S, Mdp e Lega si producono nella solita fiera delle banalita’, e chiamano in causa a sproposito il segretario Pd Renzi. Il cda del servizio pubblico e’ si e’ espresso liberamente”.

Duro anche la presa di posizione del presidente della commissione di vigilanza, Roberto Fico “all’interno del Cda si gioca una partita politica che ha poco a che fare con i contenuti. Noi sappiamo che Alfano ha fatto pressioni per chiudere Gazebo e oggi abbiamo dei consiglieri che fanno riferimenti ad Alfano come Messa che sono addirittura usciti dal cda. Questo e’ il gioco”. Nei prossimi giorni, il cda lavorera’ per ricucire la rottura, e assicurano che non ci saranno dimissioni e richieste di dimissioni per il direttore generale.

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