Recovery Fund: all’estero non credono all’Italia

Politica

Di

Dall’analisi delle conversazioni social all’estero, le posizioni dei “paesi frugali” condiziona l’opinione delle audience: 80% di sentiment negativo sull’Italia, c’è tanta diffidenza. In Italia centro-destra diviso, ma è Borghi il più retwittato 

© Afp – Da destra: il premier olandese Mark Rutte, quello svedese Stefan Lofven, Sebastian Kurz e il danese Mette Frederiksen

A cura di: Massimo Fellini, Marco Mazza, Silvia Ciampa, Gaetano Masi, Cristina Addonizio, Andrea Zanotti. 

Dal Consiglio Europeo arriva un importo economico di 1.800 miliardi di euro per riaccendere la ripresa economica dell’Europa e gestire la disastrosa situazione lasciata in eredità dal Coronavirus. Un pacchetto suddiviso in due: quello composto dal bilancio pluriennale Ue dal 2021 al 2027, e quello del Recovery Fund proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Proprio sul Recovery Fund nelle ultime due settimane sui social si è discusso molto animatamente, con posizioni spesso lontane e giudizi severi sulla trattativa condotta dal Governo. Conte esulta, all’Italia arriveranno circa 209 miliardi, 82 di sussidi e 127 di prestiti, ottenuti dopo una serie di discussioni molto complesse, sfiorato il fallimento. Alla fine l’accordo c’è, e in rete ci si divide tra trionfalistici e insoddisfatti.

32mila commenti in pochi giorni, il picco dal 18 al 22 luglio e oltre 155mila condivisioni. In Italia l’audience esprime un sentiment negativo al 60%, con alti livelli di disapprovazione dall’analisi delle emozioni, sebbene tra le parole e frasi più utilizzate risultino “Grazie Presidente” e “Forza Presidente”.

Come ci vedono dall’estero? Qual è il sentiment ricavabile dalle conversazioni nei cosiddetti “paesi frugali”, ossia Olanda, Austria, Svezia, Danimarca e Finlandia, particolarmente rigidi quando si tratta di elargire flessibilità e sgravi nei confronti dell’Italia?

L’analisi dei social mostra un quadro severo nei confronti del nostro paese, le audience ossia gli utenti social in molti paesi esteri, non si fidano e non apprezzano il compromesso raggiunto, giudicato troppo generoso nei confronti dell’Italia.

Rabbia e disappunto sono presenti in oltre l’80% (64% disappunto e 22% rabbia) dei contenuti, con parole riconducibili all’Italia come taxes (tasse), debt (debito), pension age (età pensionabile).

L’Italia non è un paese credibile secondo le opinioni di molti. In estrema sintesi pensano che mentre i paesi virtuosi e rigoristi pagano aliquote molto alte, gli italiani evadono le tasse, e nonostante ciò il Governo Conte concederà nuovi sgravi proprio attraverso il Recovery Fund. Una bocciatura, insomma, alla quale si aggiungono tanti commenti negativi anche in Italia, sia da parte degli utenti, che da forze politiche rilevanti come la Lega di Matteo Salvini.

Le frasi più utilizzate su Twitter sono: “fregatura grossa come una casa” e “soldi andranno restituiti”, seguita da “tutelata la dignità dell’Italia” e “soldi andranno alle banche”.

Analizzando la comunicazione dei politici, sono evidenti anche sui social le differenti valutazioni all’interno del centro-destra. Dalla “Resa senza condizioni” secondo Matteo Salvini – anche in questa circostanza uno dei più condivisi per numero di retweet assieme a Claudio Borghi – fino al “compromesso positivo” di Silvio Berlusconi, passando per “Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio” di Giorgia Meloni, il fronte delle opposizioni non sembra compatto.   

Carlo Calenda propone discussioni sul merito, andando oltre i linguaggi prevalenti, dettagliando costi e benefici, analizzando l’accordo razionalmente sui numeri, esprimendo, nel complesso, un giudizio moderatamente positivo sull’accordo mediato e raggiunto dal Governo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube