Rete pubblica di assistenza malati di Alzheimer

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Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini.

Accolta una mia interrogazione presentata lo scorso mese nella quale chiedevo di creare una rete pubblica regionale di assistenza al malato di Alzheimer e alla famiglia. La Giunta Regionale riceve e fa sua l’interrogazione. Oggi in aula durante i lavori del Consiglio regionale l’assessore Negro annuncia che è stato dato l’incarico all’Ares di predisporre gli atti consequenziali. Non posso che esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto e soprattutto per la celerità della risposta.

Il bisogno di creare una rete assistenziale pubblica è emersa a seguito di una serie d’incontri che ho avuto con i parenti delle persone colpite dalla malattia. Mi è stato spiegato che le Unità Valutative Alzheimer (U.V.A.) sono centri specialistici che hanno il compito di diagnosticare e valutare la gravità della malattia e di stabilire la terapia appropriata, ma non si occupano nello specifico dell’aspetto socio-assistenziale che coinvolge anche le famiglie. Le RSA invece,ovvero le strutture residenziali non ospedaliere che forniscono prestazioni sanitarie e di recupero funzionale ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, stanno, in molti comuni pugliesi, ridimensionando i moduli Alzheimer.

Insomma in Puglia, dove si registrano circa 70 mila casi, istituire un’unità concreta di riferimento Multidisciplinare (Neurologo, infermiere, operatori socio-sanitario, psicologo, assistente sociale, terapista della riabilitazione ecc.) è di fatto una necessità. L’impegno della Giunta Regionale non può che configurarsi come un ottimo risultato.

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