“Rilancio, potere, appartenenza”. Al via la presidenza francese della Ue

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Parigi punta in particolare a rafforzare la difesa comune europea, ad avviare una riforma di Schengen e a dare un nuovo corso alle relazioni con l’Africa con un vertice dedicato   

Tour Eiffel vestita con i colori della Ue

La Tour Eiffel illuminata di blu con le 12 stelline della bandiera Ue ha segnato, nella notte parigina del Capodanno 2022, l’inizio del semestre francese di presidenza Ue. Il presidente Emmanuel Macron punta molto sull’attività europea negli ultimi mesi del suo mandato; il programma della presidenza ha anticipato i vertici e gli appuntamenti più importanti della presidenza alla prima fase del semestre, prima delle elezioni presidenziali di aprile.

Tredici anni dopo l’ultima presidenza francese (i 27 si alternano nella guida del Consiglio Ue al ritmo di due all’anno), lo scenario è molto cambiato e il Paese affronta questo compito proprio in concomitanza con le elezioni di aprile per il rinnovo del capo dello Stato e quelle di giugno per le legislative.

La Francia deve presiedere le formazioni “tematiche” del Consiglio Ue, con il compito istituzionale di facilitare il raggiungimento di compromessi fra i 27 su alcuni temi cruciali; ma come sempre, il Paese che detiene la presidenza Ue ne approfitta per organizzare appuntamenti e riunioni anche sul proprio territorio nazionale.

Nel semestre francese, sono circa 400 fra vertici, conferenze, eventi pubblici. Si comincia la prossima settimana con la visita dell’intera Commissione europea a Parigi, dove l’organismo collegiale guidato da Ursula Von der Leyen incontrerà il presidente Macron e gli esponenti del governo di Jean Castex.

Il primo consiglio informale, quello dei ministri della Difesa seguito dal Gymnich dei ministri degli Esteri, si terrà a Brest fra il 12 e il 14 gennaio. Il 19 gennaio, a Strasburgo, Macron illustrerà programma e priorità francesi al Parlamento europeo in sessione plenaria e nei giorni seguenti è previsto un consiglio informale Ambiente ed Energia ad Amiens.

Nell’ultima settimana di gennaio, si riuniscono a Parigi i ministri della Ricerca e a Strasburgo quelli di educazione e giovani, mentre in febbraio ci sarà il consiglio Giustizia e Interni a Lille, quello dell’Agricoltura a Strasburgo e quello della Salute a Grenoble, oltre alle riunioni dei ministri del Lavoro e politiche sociali a Bordeaux, dei trasporti a Le Bourget e l’Ecofin a Parigi.

Sempre in febbraio, ma la data non è ancora stata fissata, è previsto il vertice Ue-Africa. Un altro appuntamento ancora da precisare sarà a Marsiglia per discutere della riforma di Schengen mentre a Strasburgo nella sessione del 7-10 marzo saranno rese note le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Unione lanciata lo scorso maggio; il 10 e 11 è programmato il vertice informale dei leader Ue. 

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