Rimbalzo delle vendite di auto ad aprile, ma pesa l’effetto lockdown

Economia & Finanza

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Immatricolate in Italia 145.033 vetture, rispetto alle 4.295 dello stesso mese del 2020 quando però le concessionarie erano chiuse. Secondo Promotor, il dato è fortemente negativo

© ZUMAPRESS.com / AGF – Vendita auto

Ad aprile la Motorizzazione ha immatricolato 145.033 vetture rispetto a 4.295 dello stesso periodo del 2020, con un rialzo del 3.276,8%. Sul dato incide il fatto che ad aprile 2020 l’Italia era in lockdown totale. Nei primi quattro mesi dell’anno sono state immatricolate 592.181 vetture contro 351.703, con un aumento del 68,4%. 

I trasferimenti di proprietà sono stati invece 281.483 a fronte di 23.020 passaggi registrati ad aprile 2020, con un aumento di circa il 1100%. 

Stellantis, il nuovo gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa, ha immatricolato ad aprile del 2021 58.404 vetture a fronte delle 2.682 vetture immatricolate complessivamente ad aprile 2020, con un rialzo del 2.077,6%.  Nei primi quattro mesi del 2021 Stellantis ha immatricolato 238.398 vetture rispetto a 145.752 dello stesso periodo del 2020 con un rialzo del 635,6%. La quota di mercato ad aprile si attesta al 40,3%. Stessa quota nei primi quattro mesi dell’anno.

Gli incrementi che si sono avuti a aprile 2021, apparentemente anomali, vanno ovviamente valutati alla luce del confronto con un periodo dello scorso anno che, a causa del primo lockdown per l’emergenza sanitaria da Covid-19, ha visto la chiusura obbligata di agenzie e concessionari.Il volume globale delle vendite mensili, pari a 426.516, ha interessato per il 34,00% vetture nuove e per il 66,00% vetture usate. (AGI)

Promotor sostiene che si tratta di un dato “fortemente negativo: il confronto non si può fare con il dato corrispondente del 2020 perché il lockdown totale aveva consentito in quel mese di immatricolare soltanto 4.295 autovetture”.

Prosegue Promotor: “Facendo riferimento all’ultimo aprile normale, cioè ad aprile 2019 nell’aprile scorso si è registrato un calo del 17,1%”. Sostanzialmente analoga la situazione se si confronta il primo quadrimestre di quest’anno con quello del 2019. Il calo in questo caso è infatti del 16,9%.

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