“Rischio il carcere per curarmi”

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Oggi ore 17 manifestazione in piazza Montecitorio (Roma) “cannabis? Meglio legale”. W.de benedetto insieme all’ ass.Coscioni e radicali consegna 25.000 firme al presidente fico 

Oggi, mercoledì 23 ottobre, alle ore 17, si terrà a piazza Montecitorio una manifestazione dal titolo “Cannabis? Meglio legale”, organizzato da Radicali italiani e Associazione Luca Coscioni, sul tema della legalizzazione della cannabis, cui parteciperanno oltre venti parlamentari di vari schieramenti politici. A margine della manifestazione, una delegazione dei promotori della proposta di legge di iniziativa popolare “Legalizziamo”, depositata nel 2016 da Radicali Italiani, incontrerà il presidente della Camera Roberto Fico per consegnare un appello sottoscritto da 26mila cittadini che chiede proprio la calendarizzazione della proposta.

In piazza e all’incontro col presidente Fico, ci sarà anche Walter De Benedetto, cui pochi giorni fa ad Arezzo è stata sequestrata una mini-serra di marijuana composta da sole 9 piante, indispensabili per alleviare i terribili dolori che gli provoca l’artrite reumatoide, una malattia rara altamente invalidante che causa forti e costanti dolori. Nelle settimane scorse ha ricevuto la visita dei carabinieri perché in possesso di piante di cannabis, a lui utile per finiti terapeutici, poiché la ASL di Arezzo non era in grado di garantirgli la quantità a lui necessaria per la terapia per cui gli viene prescritta.        

“Oggi saremo in piazza con i parlamentari di varie forze politiche per porre l’accento su un tema che riguarda tutti i cittadini”, dichiarano Marco Perduca, della direzione dell’Associazione Coscioni e Antonella Soldo, tesoriera di Radicali Italiani. ” Per la prima volta abbiamo una maggioranza parlamentare i cui membri, separatamente, si sono espressi a favore della legalizzazione. E se lo facessero ora tutti insieme? Legalizzare la cannabis vuol dire eliminare i costi del proibizionismo che pesano sulle tasche e sulle vite di tutti gli italiani e togliere lavoro alla criminalità organizzata. E’ incredibile che ancora venga strumentalizzato un problema così serio, come ha fatto ieri l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini parlando di crisi legata all’uso delle droghe, senza distinzioni e facendone la solita questione meramente ideologica.

Così ha scritto un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e ai ministri della salute e della difesa per chiedere un incremento della produzione di prodotti a base di cannabis e perché si arrivi alla legalizzazione della pianta per tutti i fini.

La mia è una storia di negazione del diritto alla salute e di accesso a terapie consentite nel nostro paese per, tra l’altro, curare il dolore grazie alla cannabis. Un dolore che non aspetta.

…Da anni ho trovato conforto terapeutico nella cannabis, ma da tempo non riesco a ottenere la quantità che mi occorre per affrontare il dolore che quotidianamente mi accompagna. La scarsità dei prodotti è dovuta a una crescente domanda a cui l’Italia non è riuscita a corrispondere con la produzione nazionale o le importazioni.

…Siamo in migliaia a doverci confrontare tutti i giorni con questa mancanza, rispondendo come possiamo, arrangiandoci, spesso grazie alla solidarietà fattiva di amici e parenti o di associazioni, per non dovere soffrire le pene dell’inferno perché il dolore non aspetta.
Caro Presidente Conte, cari Ministri della Salute e della Difesa, cari Parlamentari tutti, in queste ore in cui state definendo la legge di bilancio Vi chiedo, Vi chiediamo, di prevedere ulteriori finanziamenti in questo senso, come chiede anche l’Organizzazione mondiale della sanità.

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