San Marino un mese ‘in scacco’ per un solo paziente, ora è finalmente Covid-free

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È il primo Stato europeo a raggiungere il traguardo, anche grazie allo Sputnik. Si è negativizzata l’ultima persona ancora positiva che impediva al monte Titano di essere dichiarato libero dal virus

SAN MARINO 

Dopo un’iniziale difficoltà nel reperire i vaccini, la Repubblica di San Marino è il primo stato europeo Covid-free. Il traguardo è stato raggiunto quando l’ultimo paziente si è finalmente negativizzato: sta bene e si trova nella sua abitazione dopo alcune settimane di ospedale per altri problemi. Si tratta di un uomo di mezza età, con varie patologie, immunodepresso, che risultava positivo da ben cinque mesi e che quindi, suo malgrado, ha tenuto virtualmente ‘sotto scacco’ il monte Titano che avrebbe potuto essere dichiarato libero dal virus già a metà giugno.

“Il merito di questo risultato – dice all’AGI Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino – è principalmente dovuto alla massiva campagna vaccinale che è stata condotta. Adesso non dobbiamo abbassare la guardia perché sappiamo che nelle realtà a noi limitrofe il virus circola ancora, compresa la variante Delta. Stiamo continuando a eseguire tamponi – sottolinea – anche la scorsa settimana ne sono stati processati quasi 600 senza riscontrare casi positivi. Possiamo guardare con fiducia al futuro perché i vaccini funzionano“. 

Le autorità di San Marino hanno dato il via alla campagna con diverse settimane di ritardo rispetto agli altri paesi del continente: sebbene fosse stato siglato un accordo con l’Italia per i sieri approvati da Ema, le forniture stentavano ad arrivare. Così, non senza polemiche, la Russia di Putin, evidentemente anche per una mossa geopolitica, ha accettato d’inviare delle forniture di ‘Sputnik V’ a cui sono succedute solo dopo molte settimane alcuni carichi di Pfizer. La Repubblica di San Marino ha quindi scelto di fidarsi di chi si è già fidato di questo prodotto nel mondo, scommettendo sulla validità del siero e somministrandolo in massa in poche settimane ai suoi abitanti. Due le dosi, iniettate a poca distanza una dall’altra, la cui efficacia, stando ai numeri, sembra essere comprovata sebbene questo farmaco non è detto sia mai approvato dalle agenzie regolatorie.

Ma il green pass non verrà concessa

In queste settimane sul Titano prosegue inoltre il ‘pellegrinaggio’ dei turisti vaccinali: chiunque, tranne che gli italiani, possono acquistare per 50 euro le due dosi di Sputnik con l’obbligo di soggiornare tre giorni per ogni seduta. Una opportunità che sta vedendo persone arrivare nella piccola repubblica da ogni angolo nel mondo: oltre 1000 le somministrazioni con prenotazioni fino a fine agosto. Oggi a San Marino si respira aria di totale normalità: dopo la serata-evento in cui dopo mesi si è tornati a ballare con la musica del dj Sven Vath, è caduto anche l’obbligo per chiunque d’indossare la mascherina anche nei luoghi chiusi.

Resta però un solo problema e non di poco conto: i sammarinesi che hanno ricevuto Sputnik non possono usufruire per ora dei vantaggi del ‘green pass’ europeo poiché l’efficacia di questo farmaco non è dimostrata nell’Ue. Ai sammarinesi dunque resterà probabilmente ancora per molto l’obbligo di un tampone prima di un viaggio o per partecipare a un evento affollato.

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