Scrivania e ipertensione: lavorare tropo fa male al cuore

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Meglio non superare le 40 ore settimanali

 Di Riccardo Guglielmi

Lavorare più di 40 ore alla settimana dietro una scrivania potrebbe aumentare il rischio di ipertensione non diagnosticata, anche quando le letture della pressione effettuate in uno studio medico sono normali. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Hypertension, eseguito da ricercatori della Laval University in Quebec,  guidati da Xavier Trudel. L’analisi relativa ai dati di oltre 3.500 impiegati, ha evidenziato, in 5 anni di osservazione, che coloro che trascorrevano lunghe ore al lavoro avevano il 66% in più di probabilità di avere un’ipertensione sostenuta e il 70% in più di avere l’ipertensione mascherata. È il lavoro prolungato che fa aumentare il rischio per entrambe le forme di ipertensione pur considerando tensione lavorativa, età, sesso, livello di istruzione, occupazione, fumo e BMI, indice di massa corporea. Le persone che lavoravano 49 o più ore settimanali avevano il 70% di probabilità in più di presentare ipertensione mascherata, mentre quelli che lavoravano da 41 a 48 ore settimanali avevano il 51% di probabilità in più di avere ipertensione mascherata, rispetto ai colleghi che trascorrevano meno tempo in ufficio. Allo stesso modo, i volontari che hanno lavorato 49 o più ore alla settimana hanno fatto registrare il 66% di probabilità in più di avere ipertensione sostenuta, mentre quelli che lavoravano da 41 a 48 ore a settimana avevano il 33% di probabilità in più di avere ipertensione sostenuta rispetto ai colleghi che lavoravano meno ore.

Fonte: Hypertension  IT-NON-01401-W-12/2021

 

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