Scuola contro scuola a Triggiano: de Viti de Marco contro Perotti, lotta per la sopravvivenza

il Dirigente dell’Istituto tecnico “de Viti de Marco”, scuola storica di Triggiano, prof. Michelino Valente, entra in rotta di collisione con la dirigenza dell’A. Perotti di Bari che si sta insediando, a sua detta “abusivamente”, nel territorio di competenza del de Viti de Marco, profittando di una delibera  regionale quantomeno ambigua, con l’effetto di sottrargli l’utenza  e danneggiare i residenti a Triggiano in favore del capoluogo.

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In un articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno del 19 gennaio scorso, il Dirigente dell’Istituto tecnico “de Viti de Marco”, scuola storica di Triggiano, prof. Michelino Valente, entra in rotta di collisione con la dirigenza dell’A. Perotti di Bari che si sta insediando, a sua detta “abusivamente”, nel territorio di competenza del de Viti de Marco, profittando di una delibera  regionale quantomeno ambigua, con l’effetto di sottrargli l’utenza  e danneggiare i residenti a Triggiano in favore del capoluogo.

Il preside Valente ha scritto al governatore Emiliano chiedendo di sospendere la delibera del 30/12/2019 relativa al Piano regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per il biennio 2020/21 e 2021/22 ma, soprattutto, denunzia l’assenza di programmazione e concertazione, di rispetto per l’utenza e per il valore reale dei diversi istituti, sostenendo che ciò che sta accadendo al de Viti de Marco, la sottrazione di risorse a un territorio, potrebbe accadere e accade a qualunque scuola e a qualunque territorio.

Siamo andati a intervistare il preside Valente per vederci chiaro su una questione che investe tutte le scuole italiane, in concorrenza spietata tra loro per conservare il numero legale e continuare a esistere, senza esitare sia a largheggiare con l’utenza che a patteggiare con la politica locale. Non di rado, infatti, dietro queste operazioni apparentemente ingenue, si nasconde la manina invisibile dei collettori di voti locali, che non esitano a intravedere nelle scuole dei bacini elettorali non secondari favorendo l’una piuttosto che l’altra.

Preside Valente, ci esponga i fatti più dettagliatamente, se possibile.

I fatti sono questi:

  1. Il Piano regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per il biennio 2020/2021 e 2021/2022 (pagina 37 dell’allegato B), punto secondo), autorizza l’attivazione nel Comune di Triggiano di un punto di erogazione con indirizzo IP19 “Servizi per la sanità e assistenza sociale” a condizione che la Città Metropolitana e/o il Comune garantiscano gli oneri e le strutture necessarie.”;
  2. La citata decisione regionale risponde alla richiesta dell’Istituto “Perotti” di Bari di attivare “nei locali messi a disposizione dal comune di Triggiano, un punto di erogazione con indirizzo professionale;
  3. La citata richiesta riceve il parere negativo della Città metropolitana e dell’USR Puglia;
  4. Il Sindaco del Comune di Triggiano dichiara pubblicamente che non è stata deliberata la concessione di alcun locale da destinare al costituendo istituto, e che della cosa ha informato la Dirigente dell’Istituto “Perotti”;
  5. L’Istituto “Perotti”, pur non disponendo dei locali idonei, intraprende la campagna di iscrizioni per il prossimo anno scolastico a Triggiano mediante brochures divulgate in forma cartacea e sui social network. La prima edizione di tali brochures riportava quale sede del punto di erogazione il 1° Circolo Didattico San Giovanni Bosco sito in via Petrarca a Triggiano. Nella seconda edizione riveduta invece scompare ogni riferimento alla ubicazione della scuola e questo probabilmente a causa della indisponibilità dichiarata dal sindaco di Triggiano a fornire i suddetti locali.

Che cosa non le va giù Preside?

Non mi vanno giù le cose sbagliate e illegittime che piovono dall’alto su una comunità.

Ecco perché:

  1. Le condizioni postulate dalla delibera regionale NON sono soddisfatte perché né Città metropolitana, né Comune hanno garantito i locali necessari.

Inoltre:

a. non si è tenuto conto “della distanza di altri punti di erogazione dello stesso grado di istruzione all’intorno”, né de “l’andamento demografico del triennio precedente e le previsioni demografiche per il triennio successivo”, che per la città Metropolitana di Bari ha un saldo negativo;

b. non si è considerata l’opportunità di evitare l’attivazione di nuovi indirizzi qualora l’offerta sia già erogata ad una distanza percorribile su gomma in meno di un’ora, quando due Istituti offerenti il medesimo indirizzo, ovvero il “De Lilla” di Conversano (a 20 km da Triggiano) e il “De Lilla” di Bari (a 8 km da Triggiano) siano ad una distanza percorribile su gomma in meno di mezz’ora.

c. non si è verificata la condizione che siano già disponibili aule, attrezzature e laboratori adeguati e che il competente Ente locale ne attesti l’effettiva disponibilità a partire dall’avvio del corso di studi e per tutta la sua durata e si assuma formalmente gli oneri di legge con particolare riferimento all’edilizia scolastica”;

  1. Il “Perotti” di Bari, invece, è del tutto estraneo e avulso dal contesto territoriale e sarebbe confinato in strutture (laddove fossero reperite) di fortuna, essenziali e poco adatte.
  2. L’utenza del territorio triggianese sarebbe fortemente svantaggiata da una carente offerta di servizi, strutture e opportunità di promozione e sviluppo, nelle fasce sociali più bisognose di prospettive di sviluppo;
  3. Sarà difficile far comprendere alle comunità triggianese e viciniori la logica che sottende la decisione di affidare ad un Istituto che non ha alcuna interazione con il contesto di Triggiano un indirizzo di studi che potrebbe avere grande consenso se, sin dalla sua nascita, fosse messo in condizione di garantire percorsi efficaci ed offerti in modo efficiente.
  4. Appare ardito il comportamento del “Perotti” che, pur non potendo contare su locali disponibili, al momento, svolge imperturbabilmente la propaganda per le iscrizioni.

Quali sono in concreto le ricadute negative per gli utenti di Triggiano e del territorio limitrofo?

Le elenco di seguito:

  1. Le famiglie degli alunni che intendono iscriversi all’Istituto “Perotti” dovranno recarsi alla sede centrale di Bari per le operazioni di iscrizione, in quanto al momento non risultano essere presenti su Triggiano locali di pertinenza dell’Istituto in oggetto.
  2. Le famiglie che iscriveranno i propri figli presso quell’Istituto non avranno alcuna garanzia che questi frequenteranno la scuola nella città da loro scelta, perché quelle iscrizioni al momento sono in capo all’Alberghiero “Perotti” non essendovi alcuna certezza di una sede idonea. Questo rischia di provocare forte disagio nella parte di cittadini che contano su una promessa che, stando ai fatti, non potrà essere onorata.
  3. Quand’anche il “Perotti” dovesse riuscire a reperire i locali per situare un corso professionale, certamente gli studenti iscritti non disporrebbero delle strutture necessarie, con conseguente pregiudizio per lo sviluppo adeguato del percorso scolastico;
  4. Seppure l’indirizzo fosse cancellato dalla programmazione regionale, le iscrizioni recuperate sino al 31 gennaio 2020 contribuiranno alla costituzione dell’organico di diritto del “Perotti”, ovvero alla determinazione del numero di classi da autorizzare per l’Istituto e delle cattedre dei docenti. A detrimento, come detto, dell’assetto dell’Istituto “de Viti de Marco” che avrebbe naturalmente accolto quegli studenti.
  5. Con tutta certezza gli iscritti al presunto corso, constatando che l’indirizzo non sarà stato attivato e che dovranno frequentare a Bari, chiederanno il nulla osta per rientrare nell’Istituto del proprio territorio più idoneo alle loro aspettative formative, ovvero il tecnico “de Viti de Marco” al quale nel frattempo sarà stato assegnato l’organico delle classi; pertanto per accogliere detti studenti, dovrà incrementare forzatamente il numero di alunni per classe, fino a formare classi “pollaio”, che non sono garanzia di qualità della formazione.

Che cosa ha chiesto alla Regione Puglia?

Ho chiesto la sospensione della delibera relativa al Piano regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per il biennio 2020/21 e 2021/22, del 30/12/2019, nella parte di cui all’allegato B pag. 37, colonna “Decisione della Regione” secondo punto, con revoca dell’autorizzazione concessa all’IISS “Perotti” di Bari per l’attivazione nel Comune di Triggiano di un nuovo punto di erogazione con indirizzo IP19 “Servizi per la sanità e assistenza sociale” per i motivi ampiamente innanzi dedotti.

  A questo punto, per andare sino in fondo alla vicenda, occorrerebbe che il Sindaco di Triggiano Donatelli chiarisse una volta per tutte se le strutture necessarie  sono state o meno messe dal Comune a disposizione del Perotti  prima della campagna iscrizioni messa in atto dalla scuola barese.

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