Serie C – Domani è prevista un’assemblea dai temi incandescenti

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Quella di domani si prefigura come un’assemblea composta da tante società irrequiete e diverse l’una dall’altra ma accomunate da un solo obiettivo, ovvero quello del timore di vedersi frantumato il campionato in tante schegge impazzite.

Il Consiglio Direttivo della Lega Pro con a capo Ghirelli, tenutasi ieri tramite conference call, – spiega la Gazzetta del Mezzogiorno – ha messo come ordine del giorno la crisi economica cui versano la stragrande maggioranza delle società di C, una crisi che già di per sé era sostenuta da equilibri economici precari. Insomma per il futuro della serie C, a causa della pandemia, si intravedono solo dense nubi nere che lo avvolgono tenuto conto anche dei requisiti economici necessari per l’iscrizione al prossimo anno e, all’attualità, le società pronte ad iscriversi si contano sulle dita di una mano. Ergo, l’obiettivo primario da sottoporre all’assemblea di Lega di domani è quello di chiedere ufficialmente la fine anticipata di questo campionato. Impossibile, dunque, pensare ad una ripresa in extremis anche distanziata nel tempo (luglio, agosto) in quanto sono tante, troppe, le squadre che hanno subìto danni incalcolabili nei due mesi di fermo obbligatorio, nello stesso tempo, solo poche società (una manciata, non di più), sarebbero in grado di rispettare il protocollo sanitario. Per questo si prevede che la proposta della sospensione del campionato verrà quasi sicuramente accettata con la ratifica delle promozione di Monza, Vicenza e Reggina.

Appare, invece, materia scottante la designazione della quarta squadra da promuovere in B. In un primo momento si era pensato che il Consiglio Direttivo avrebbe proposto alcune soluzioni da sottoporre all’assemblea ma, in questo contesto, sono tante le correnti di pensiero. Piuttosto sembra che, così come abbiamo scritto più volte, la discutibile ed inopportuna proposta del sorteggio sarà posta all’attenzione dell’assemblea nonostante il “no” secco del Bari, al pari della soluzione di disputare i playoff in maniera ridotta; in terza analisi c’è l’opzione di comporre una classifica di merito. Ad ogni modo, la proposta che sta prendendo piede è quella di una rivoluzione totale della categoria: si prospetta, infatti, la possibilità di allargare a 40 o a 36 (20 o 16 per girone) la serie B suddivise in due giorni con tre promozioni in serie A i cui criteri saranno, poi, da stabilire. La serie  C, invece, farebbe ritorno al semiprofessionismo che, forse, è l’unica soluzione per evitare la scomparsa di moltissime società.

Il Consiglio Federale che si riunirà venerdì prossimo, sarà posticipato di qualche giorno nell’ottica di reperire ulteriori elementi per proporre una riforma del campionato di serie C, ma soprattutto per ridurre al minimo eventuali strascichi legali tipici dell’estate, ricorsi che, in ogni caso, si prevedono numericamente tanti ove non ci fossero unità d’intenti. Nel caso di un allargamento della B, il Bari, insieme al Monopoli e al Potenza, avrebbero moltissime chance di fare il salto indolore in B senza tanti ricorsi legali.

 

Massimo Longo

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