Sesso e figlio con minore, parla il marito della 31enne

Attualità & Cronaca

Di

dall’inviata Sara Di Sciullo 

Sono tranquillo, ho la coscienza pulita“. Lo ha detto il marito della 31enne accusata di atti sessuali e violenza sessuale nei confronti di un ragazzino, oggi 15enne, al quale dava ripetizioni e dal quale ha avuto un figlio, arrivando al Tribunale di Prato, dove si è svolta oggi la prima udienza del processo. Nei confronti del marito, arrivato con i legali Mattia Alfano e Massimo Nistri, l’imputazione è alterazione di stato, di aver cioè alterato lo stato civile del neonato perché, sempre secondo l’accusa, sapeva che il secondo nato non era suo figlio ma frutto della relazione della moglie con il ragazzino. “Vengo oggi a testa alta ad affrontare questo processo e come affronto la vita di tutti i giorni, sempre a testa alta”, ha detto ancora prima dell’udienza, aggiungendo: “Dico la verità, non me lo aspettavo“.

Tra la donna accusata e suo marito c’è ancora l’amore, ha riferito ancora rispondendo a una domanda l’avvocato Mattia Alfano. “Certamente c’è l’amore, altrimenti non sarebbe qui”, ha risposto il legale a una domanda dei cronisti alla quale il marito della donna, che partecipa all’udienza, ha preferito non rispondere. “Ci sono riti abbreviati e riti abbreviati, la scelta della signora e del marito di fare il rito abbreviato è per uscirne il più velocemente possibile“, ha quindi aggiunto l’avvocato Alfano.

Una nuova udienza si terrà venerdì. “Il gup deciderà sull’ammissione o meno del rito abbreviato – ha detto il legale al termine dell’udienza – Qualsiasi sarà la sua decisione, sia se sarà il rito abbreviato sia se sarà il processo ordinario, noi siamo convinti e consapevoli di poterci difendere”. A quanto si è appreso al termine dell’udienza, il rinvio a venerdì è legato alla mancanza di un documento da parte della difesa che sarebbe essenziale per poter accogliere la richiesta di rito abbreviato. “La scelta del rito non era una scelta di comodo. Volevamo solo ridurre lo sfinimento di un processo che, dal punto di vista emotivo, è defatigante per tutti”, ha spiegato il legale dei due coniugi.

“Oggi sono state affrontate alcune questioni legate al rito”, ha confermato l’avvocato Roberta Roviello, legale della famiglia del ragazzino. “Si terrà una nuova udienza venerdì per valutare se c’è o meno la possibilità di adire al rito alternativo chiesto dagli imputati”, ha continuato l’avvocato astenendosi dal fare commenti e sottolineando che siamo ancora “in una fase preliminare”. Intanto oggi la difesa dell’imputata ha presentato delle perizie. “E stata ammessa la produzione documentale che abbiamo presentato la settimana scorsa”, ha riferito l’avvocato Alfano. Riguardo alla documentazione il legale ha spiegato che si tratta “di perizie degli psicologi fatte sia sulla signora che per quanto riguarda la testimonianza del ragazzo. Ognuno farà le sue valutazioni però questi documenti sono entrati nel fascicolo”. Nel corso dell’udienza di oggi il marito della donna non avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee.

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