Solidarieta’ a ricci e condanna dei facinorosi

Attualità & Cronaca

Di

di Giorgio Girelli*

Esprimere al sindaco di Pesaro Matteo Ricci una scontatissima solidarietà non basta dinanzi ai facinorosi che hanno turbato la serenità sua e soprattutto dei suoi familiari.

Occorre piuttosto fortemente  associarsi  alla dura condanna da lui espressa  contro la scellerata ed intimidatoria dimostrazione sotto la sua privata abitazione  e sostenere la sua richiesta di misure atte a prevenire atti illeciti e sconsiderati  come quello portato contro la sua persona e la sua famiglia. 

Se poi si considera che da un lato c’è una saggia linea, come quella seguita da Ricci, di prevenzione e lotta al virus e dall’altra ci sono  soggetti che negano l’evidenza animati da assurdi pregiudizi e vasta ignoranza , impermeabili a logica e buon senso, la preoccupazione cresce.

E ciò nonostante i chiari avvertimenti del presidente Draghi ed il severo, recente monito del Presidente della Repubblica sul “dovere” di vaccinarsi e di non porre in pericolo la salubrità altrui.

E deludono assai quelle forze politiche che in luogo di chiedere consenso su propri progetti  finalizzati al bene della comunità, inseguono le più irrazionali derive di segmenti  della popolazione per ottenerne il voto. 

Ma il voto deve essere  il mezzo per consentire a politici illuminati di dare vita a un programma, non per conseguire o  mantenere comunque il proprio posto. Insomma, in una sana democrazia, è il voto che segue il progetto del politico, e non il politico che insegue il voto.

*Coordinatore Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”

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