Solo relatori ‘giallorossi’ alla Camera. La protesta di Lega e Forza Italia

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Fanno discutere le nomine per alcuni disegni di legge, tra cui quello istitutivo della commissione d’inchiesta sulla magistratura

© AGF – Stefano Ceccanti

Protesta di FI, Lega e Azione contro il ‘full’ giallorosso nelle nomine dei relatori di alcuni disegni di legge, tra cui quello istitutivo della commissione d’inchiesta sulla magistratura. “I presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio, senza coinvolgere in alcun modo i gruppi di centrodestra, hanno nominato i due relatori per la proposta di legge – presentata da Forza Italia e Lega – sull’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’uso politico della giustizia”, protesta il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Roberto Occhiuto.

“Per la commissione Affari costituzionali il relatore sarà il dem Stefano Ceccanti; per la commissione Giustizia è stato invece indicato Federico Conte, di Leu. Entrambi si sono già dichiarati contrari alla commissione d’inchiesta sulla magistratura, ci chiediamo a questo punto quale sia il senso politico della curiosa iniziativa dei presidenti Giuseppe Brescia e Mario Perantoni”, lamenta.

“Troviamo paradossale che per una proposta di legge del centrodestra siano stati scelti due parlamentari di sinistra e ignorati i deputati di Forza Italia e Lega. Noi sostentiamo convintamente un governo di unità nazionale, ma non siamo azionisti di minoranza all’interno della maggioranza: pretendiamo rispetto e pari dignità. Chiediamo un intervento immediato del presidente della Camera, Roberto Fico. Solo facendo piena luce su quanto accaduto in questi anni sarà possibile avviare quel percorso di ‘normalizzazione’ della nostra democrazia, indispensabile per garantire a tutti la piena attuazione dei diritti costituzionalmente garantiti”.

La protesta di FI e Lega arriva a pochi giorni da quella del centrosinistra al Senato, dove il presidente leghista della commissione Giustizia è stato indicato come relatore del ddl Zan, osteggiato dal partito di Matteo Salvini.

Immediata la replica di Pierantoni e Brescia. “I relatori svolgeranno il loro lavoro per le commissioni e non per parti di esse, è scorretto un giudizio preventivo di alcuni colleghi su quanto andranno a fare – sottolineano in una nota congiunta – noi confermiamo la nostra fiducia in Federico Conte e Stefano Ceccanti e siamo certi che faranno un ottimo lavoro”.

Due relatori su due di sinistra rappresentano un precedente pericoloso. La scelta assurda di nominare uno del Pd e uno di Leu per le proposte di legge di Lega, FI e FdI sull’avvio di una commissione d’inchiesta sull’uso politico della magistratura è una follia”, lamentano invece i deputati della Lega Roberto Turri, capogruppo in Commissione Giustizia, e Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali.

“Peraltro il duo Conte-Ceccanti aveva già espresso parere contrario all’istituzione di questa commissione. Il presidente Fico non ha nulla da dire? Una infrazione dei rapporti parlamentari all’interno della maggioranza che sostiene un governo di unita’ nazionale di cui terremo sicuramente conto”.

“Il presidente 5 stelle della Commissione Giustizia ha nominato i seguenti relatori: al ddl penale un deputato Pd ed uno M5s, al ddl riforma del Csm un Pd ed un M5s, per la commissione d’inchiesta sui magistrati un Pd ed un Leu”, fa notare Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Azione. “Non vogliono che altri ci mettano le mani. O non si rendono conto della gravita’ del momento o hanno qualcosa da nascondere”.

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