Sondaggi da fuochi artificiali.

Un sondaggio ribalta le previsioni di voto alle regionali. Solo il Veneto sicuro alla destra, poi due regioni incerte e cinque ai Giallorosa

Politica

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I sondaggi nei paesi europei più avanzati, come Germania e Francia, alla luce dei fatti, risultano estremamente attendibili e quando il risultato finale si discosta dalla previsione lo fa con un margine massimo di uno o due decimali, spesso meno.

In Italia, dove pure esistono sondaggisti fra i più moti ed istituti preposti molto accorsati, alle elezioni spesso la realtà ribalta totalmente la fantasia.

Potrebbe dipendere da tante cause, tra cui la mobilità del voto, ovvero il fatto che l’intenzione di voto muta velocemente nell’elettorato e che basta un fatto di cronaca significativo a ribaltare le previsioni del giorno precedente.

Secondo alcuni colleghi malpensanti la causa più attendibile sarebbe costituita dal fatto che il sondaggio elettorale è generalmente commissionato da un partito, un movimento, un singolo candidato o da una testata o agenzia pubblicitaria al soldo di quello o quell’altro soggetto politico. Insomma, si tenderebbe ad “accontentare” il committente-cliente con risultati a lui favorevoli.

Non si tratta di raccogliere dati falsi, troppo banale e pericoloso per il sondaggista, ma di scegliere i soggetti da intervistare optando per questo o quel quartiere dove il risultato può essere favorevole, conseguentemente, a questo o quel partito, coalizione, gruppo. 

Ciò premesso, che esponiamo per consentire al lettore di farsi un quadro preciso e completo della questione, ecco che sul Fatto Quotidiano di oggi, edizione in edicola, un sondaggio da le Destre (le coalizioni Lega, FdI e Forza Italia) sicure in Veneto. Incerti gli esiti delle regionali in Liguria e Umbria, mentre i Giallorosa sarebbero in vantaggio in Emilia, Toscana, Campania, Puglia e Calabria. Risultati fino a ieri assolutamente sorprendenti.

Sarà così?? Mi sembra troppo presto per esprimere un giudizio attendibile. Gioca, principalmente la credibilità e la “storia” del candidato governatore e della squadra. Gioca la capacità organizzativa delle singole formazioni sul territorio. Troppe imponderabili ancora non note.

Fatto sta che l’annuncio odierno è davvero sorprendente e quello che fino a ieri sembrava bello e definito, sembra essere invece del tutto aperto. 

Chi vivrà vedrà: una cosa è certa e cioè che il giorno dopo le elezioni avranno vinto tutti, indipendentemente se sia vero o meno. C’è sempre un dato da pescare che ci migliora “relativamente a……” e ci autorizza a non dimetterci e darci ad un’altro mestiere.

Gianvito Pugliese – redattore capo centrale

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