- hanno quasi terminato i missili per Tornado e Hurricane, che avevano permesso di colpire da lontano i russi nelle prime settimane di guerra. Sono rimasti i BM-21 “Grad” (in russo: БМ-21 “Град”, cioè “grandine”), lanciarazzi multiplo semovente da 122 mm progettato in Unione Sovietica, e gli obici, che possono raggiungere un massimo di 20-30 km. I russi, d’altra parte, possono sparare razzi a concentrazioni di truppe ucraine da una distanza di molte decine e persino centinaia di chilometri;
- subiscono la superiorità dei russi nell’aria: solo occasionalmente è possibile per loro abbattere aerei ed elicotteri russi;
- dispongono di testate anticarro e NLAW (Next generation Light Anti-tank Weapon), che sono stati molto utili nella prima fase della guerra, sono ancora utili ora, ma non possono annientare l’artiglieria a lungo raggio del nemico.
Di conseguenza, l’Ucraina subisce pesanti perdite, e questo vanifica il morale nelle unità: il numero dei disertori è in costante crescita.
I russi sono ben consapevoli che il numero di potenti armi inviate dai paesi occidentali è ancora piuttosto ridotto e raggiunge lentamente il fronte. Quindi cercano di usare il loro (schiacciante) vantaggio finché ne avranno la possibilità. In tal senso, soltanto un rapido arrivo di armamenti dall’Ovest potrebbe compensare questa fase di deterioramento della resistenza di Kiev.