Stop a “porte girevoli tra politica e giustizia”. Niente più toga per i giudici che si candidano in politica

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I giudici che si candidano in politica non torneranno più a indossare la toga, ma saranno inseriti in un apposito ruolo presso il ministero della Giustizia. E’ la nuova ipotesi, di fatto lo stop definitivo alle porte girevoli tra politica e giustizia, a cui sta lavorando il ministro Marta Cartabia.

Lo ha riferito il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, che ieri con la giunta ha avuto un incontro sulla riforma con il capo dell’Ufficio Legislativo del ministero della Giustizia. L’ipotesi iniziale era invece il ritorno in magistratura ma con delle limitazioni.-

“Chi si candida non potrà più esercitare la giurisdizione, ma si creerà un ruolo presso il ministero della Giustizia, dove verranno riassegnati i magistrati” ha detto Santalucia, riferendo l”ipotesi che gli è stata illustrata ieri.

Si supererebbe così l’ipotesi iniziale che, ha ricordato, invece prevedeva il ritorno in magistratura, con il cambio però di circoscrizione e limiti funzionali, come l’impossibilità di svolgere per 5 anni funzioni monocratiche. Si andrebbe così a una soluzione molto vicina a quella contenuta nel ddl Bonafede, che appunto prevedeva uno stop definitivo al ritorno in magistratura di chi era stato eletto in politica.-

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