Storia di Mustafà, dalla Siria in Italia per avere le gambe che la guerra gli ha tolto

Attualità & Cronaca

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Insieme a lui è arrivato anche suo padre Munzir, la mamma Zeynep e le due sorelline.

© Polizia di Stato – L’arrivo di Mustafà a Fiumicino

 

AGI – Mustafà al-Nazzal – il bambino di cinque anni nato senza arti per colpa di un bombardamento aereo con armi chimiche in Siria – è atterrato all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino con un volo da Istanbul. Insieme a lui è arrivato anche suo padre Munzir, la mamma Zeynep e le due sorelline. Ad attenderli, scortati dalla polizia fin dal momento dello sbarco ed accolti con il benvenuto di Adr, delegati del Sipa. 

“Un sogno che si avvera”. Con queste parole il fotografo Mehmet Aslan ha commentato ad Agi la notizia del viaggio del piccolo Mustafa e della sua famiglia verso l’Italia, dove il piccolo avrà le protesi che gli permetteranno di camminare.

La storia del piccolo Mustafa e della sua famiglia è finita sotto i riflettori grazie alla foto “Hardship of life”, con cui Aslan ha vinto lo scorso ottobre il Siena International Photo Awards, prestigioso concorso fotografico cui partecipano artisti di 163 Paesi.

 

 

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