Strage di Bologna, revocato il proscioglimento a Paolo Bellini

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L’ex Primula nera è ufficialmente indagato per concorso nell’eccidio del 2 agosto del 1980.

Paolo Bellini, 66 anni, ex esponente del partito neofascista Avanguardia Nazionale, è nuovamente indagato per la strage di Bologna. Su richiesta della Procura generale, il giudice per le indagini preliminari Francesca Zavaglia ha revocato il proscioglimento del 28 aprile del 1992. Il Gip ha dato 6 mesi di tempo per svolgere nuove indagini sui mandanti dell’eccidio del 2 agosto del 1980, 85 persero la vita, e oltre 200 rimasero feriti.

In aula, durante l’udienza, presente anche il legale delle famiglie delle vittime, l’avvocato Andrea Speranzoni, che si è dichiarato soddisfatto per la revoca del proscioglimento a Bellini. I legali dell’associazione delle vittime del 2 agosto, infatti, hanno contribuito a dare una svolta alla riapertura delle indagini fornendo un vecchio video dove sono riprese le immagini prima e dopo l’esplosione della bomba. Nel filmato si vede un uomo che per la Procura generale ha una certa somiglianza con l’ex Primula nera. Sarà la perizia antropometrica a stabilire se la faccia della persona che si vede nel video ha una certa compatibilità con  il volto dell’indagato all’epoca dei fatti.

Alla richiesta di revoca del proscioglimento non si è opposto neanche il difensore di Bellini, l’avvocato Manfredi Fiormonti, il quale ha affermato “che è un bene la riapertura delle indagini perché in questo modo il suo assistito potrà chiarire una volta per tutte la propria posizione”. Ricordiamo che Paolo Bellini ha sempre dichiarato che non ha nulla a che fare con la strage.

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