Sui monopattini c’è stata davvero una ‘stretta’?

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“Possiamo dire che c’è stato un giro di vite ma alla rovescia, nel senso che la vite si è allentata” Intervista all’AGI di Giordano Biserni presidente dell’Asaps che su questi mezzi controversi ha istituito anche un osservatorio specializzato

 

Monopattini

Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada dopo l’approvazione al Senato, il 4 novembre scorso, del dl Infrastrutture sono state previste anche nuove regole per l’utilizzo dei monopattini che sono sempre più diffusi nelle città e che spesso rappresentano un rischio per la sicurezza stradale. Ma le nuove regole hanno però lasciato più che una delusione per le associazioni degli utenti stradali.

“Sui monopattini possiamo dire che c’è stato un giro di vite ma alla rovescia, nel senso che la vite si è allentata”. Ha detto ironicamente all’AGI Giordano Biserni presidente dell’Asaps, l’associazione sostenitori amici della polizia stradale, che è proprio per i monopattini ha anche istituito un osservatorio. 

“Noi abbiamo sempre chiesto nelle audizioni in parlamento e scritto più volte ai deputati – ha spiegato Biserni – che auspicavamo il targhino del mezzo al fine di poter accertare l’identità del conducente e l’assicurazione obbligatoria per tutti anche per i monopattini privati e non solo per quelli in sharing. Tutto questo non è stato fatto, per cui almeno non si parli di ‘stretta sui monopattini”.

Qual è il maggior pericolo che vede al momento per l’utilizzo dei monopattini?

“Senza dubbio occorre immediatamente intervenire per evitare che i monopattini circolino anche sulle strade extra urbane come le provinciali. Infatti il nuovo codice della strada entrato in vigore oggi equipara i monopattini ai velocipedi sottolineando che la circolazione è ammessa in tutte le strade “ovvero dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi”.

Si tratta dunque di un pericolo reale? 

“è stato fatto un errore grave a mio avviso. Speriamo che il buon senso di chi guida i monopattini possa scongiurare il pericolo di vederli sfrecciare nelle strade extra urbane anche dove non ci sono piste ciclabili, ci possiamo affidare solo al buon senso delle persone ma immagini il rischio di una circolazione di questi veicoli in una stradale provinciale”.

Vedremo ancora monopattini abbandonati sui marciapiedi o sfrecciare a tuta velocità tra la gente?

“Sono previste aree apposite per i parcheggi ma senza targhe sono individuabili e multabili solo quelli delle società di noleggio. Inoltre per il rispetto della velocità dei mezzi è stata prevista una riduzione dai 25 km orari ai 20 ma chi farà i controlli? e quali apparecchiature stabiliranno la velocità dei monopattini? Per una maggiore sicurezza avevamo chiesto, inoltre,  l’uso del casco obbligatorio anche per i maggiorenni, almeno quello da ciclista ma anche questo non è stato fatto”.

“Inoltre  – ha sottolineato Biserni –  la gran parte delle sanzioni previste per i conducenti dei monopattini prevedono una multa di 50 euro che diventano 35 euro se si paga entro i primi 5 giorni. Insomma si paga di più il biglietto per entrare in un parco giochi”.

Cosa auspicate?

“Non auspichiamo più niente, speriamo però che si intervenga immediatamente per evitare che i monopattini sia usati anche nelle strade extra urbane. Rispettiamo la scelta del legislatore ma non si parli di stretta e giro di vite perché sarebbe davvero una presa in giro. Nel nuovo codice  ci sono anche norme positive come quelle per i parcheggi ‘rosa’ e per i disabili, l’allungamento della validità del foglio rosa per la patente. Tuttavia nel contesto generale non si intravede un aumento della sicurezza stradale. Siamo a dir poco insoddisfatti e anche perplessi. Per noi si è trattato solo di un maquillage”. agi 

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