“Ero stretta tra la paura che mi ammazzasse e quella che mi lasciasse” scrive Tangherlini, ricordando le “minacce mentre ero in onda e le accuse di flirtare con i telespettatori se non mostravo il suo anello a ogni singola inquadratura”. “Ma restavo lì. Per uno, due anni, mentre lui usciva ed entrava da casa mia, scomparendo periodicamente per vendicarsi e farmi ingelosire”. “Ricordo mille e mille episodi,le lacrime, le denunce che puntualmente ritiravo dopo le sue reazioni quando gli venivano notificate”.
“Ricordo la paura mia, dei miei amici, dei miei familiari. Ricordo che pure loro mi dissero di scegliere, loro o lui. Scelsi lui. E rimasi ancora più sola e in pericolo”. “Ricordo l’ultima volta che lo vidi, mi inseguiva in auto per le vie di Los Angeles dandomi della puttana perché per l’ennesima e ultima volta stavo scappando dalle sue botte, dopo che per la prima volta avevo invece rifiutato un approccio fisico per tutta la mia settimana americana. Ma quella volta la mia fuga fu per sempre. E cavolo quanto ho fatto bene” conclude la giornalista, oggi felicemente sposata con il musicista romano Marco Rò.