Un bel Bari perde ad Empoli la sua prima gara di campionato

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Empoli – Grosso – ma in genere tutto l’ambiente biancorosso – si aspettava da questa insidiosa trasferta un segnale di continuità dopo il 3-0 inflitto al Cesena, una continuità al sapor di novità, anzi, di identità, dopo l’ennesima sontuosa, rivoluzionaria, campagna trasferimenti perpetuata da Sogliano. Un Bari che voleva capire di che pasta fosse fatto misurandosi con una squadra da vertice. E’ andata male ma, chiariamoci, il Bari, questo Bari, bello di una sua bellezza acerba, non ha demeritato, anzi, ai punti avrebbe meritato il pareggio.

Antipasto di promozione, dunque, oggi al “Castellani” tra due squadre, per gli addetti ai lavori, costruite per vincere con il denominatore comune dell’aver cambiato tanto: l’Empoli che ha cambiato pressoché tutto, dando un calcio al passato, staff, ed altre persone della società, ed il Bari che ha cambiato, bene, scegliendo un allenatore con delle idee ben precise già intraviste in Tim Cup, scelta, questa, coraggiosa e giusta che porterà, senz’altro, il Bari visto oggi in Toscana ad essere una protagonista, e cambiando praticamente pelle in tutta la rosa. Tra l’altro in pochi possono permettersi il lusso di avere in panchina gente come Floro Flores, Kozac e Cisse’, un lusso decisamente per la B.

Vincere ad Empoli avrebbe dato un segnale preciso per il Bari ed invece il Bari ha perso, ma con onore e dignità, anzi, dando l’impressione che questa di Empoli sia stata una sconfitta casuale causata da rimpalli e dalla vena particolarmente ispirata di Caputo che rimarrà sempre un grande cannoniere ma che oggi, in un minuto, con un po’ di fortuna, ha di fatto steso il Bari..

Bari in campo senza cinque titolari e col 4-3-3 con Micai tra i pali, Capradossi e Tonucci stopper centrali, Fiamozzi e D’Elia terzini rispettivamente destro e sinistro, Marrone al suo esordio davanti alla difesa con licenza di azione, Salzano e Tello mezzali, Brienza ed Improta ali, Nenè centravanti.

Empoli reduce dal pari di Terni, Bari reduce dalla vittoria convincente col Cesena, accompagnato da

seicento i tifosi baresi.

Nemmeno il tempo di prendere le misure ed ecco che al 10′ Ciccio Caputo porta in vantaggio l’Empoli su assist di Donnarumma con un rimpallo su Micai favorevole. E siccome quando Caputo si mette di impegno non lo prende più nessuno, ecco che sessanta secondi dopo lo stesso ex barese raddoppia. Bari stordito che fa fatica a riprendersi considerata la manovra lenta, con Marrone che non riesce ad imprimere la marcia giusta, a ciò vadano ad aggiungersi i malintesi tra le linee e la frittata è fatta.

Però intorno al 20′ il Bari prova a reagire sul piano della determinazione al cospetto di una squadra fortissima che sa chiudersi bene, ma dà l’idea di non farcela, e di essere incapace di imbastire una sola azione degna di nota a causa del pressing empolese e della scarsa vena di chi dovrebbe illuminarsi di geometrie, senza dimenticare Brienza che – ci spiace dirlo – appare un parente lontano di quello dello scorso anno soprattutto da esterno alto. Almeno fino adesso. Magari da sabato prossimo tornerà quello dello scorso anno, chissà.

Al 24′ su un corner, Simic di testa manda la palla di poco fuori. Al 28′ registriamo il primo tiro in porta del Bari da parte di Improta da fuori area di poco al lato.

Poco il movimento senza palla dei giocatori baresi ma nel contempo, gli stessi, provano ad alzare ritmo ed il pressing e i risultati si vedono anche se al 35′ è Luperto che, dopo aver corso per trenta metri, è entrato in area e ha tirato cercando il palo lontano ma il pallone è stato parato da Micai.

Al 41′ ecco il raccolto biancorosso con un gran gol di Tello che ha scartato mezza difesa con una finta, gol che ha fatto rientrare il Bari in partita. Da segnalare che i gol sono stati messi a segno da due ex, uno del Bari, Caputo, ed uno dell’Empoli, Tello, oggi particolarmente fischiato dal pubblico del “Castellani”.

Un Bari che ha saputo reagire e che ha provato a riorganizzarsi commettendo, si, anche molti errori ma dando l’idea di esserci, ed il gol ne è stato la gusta conseguenza.

Secondo tempo, al 9′ il Bari perde il pallone a centrocampo e Caputo, stavolta si veste da assist-man per Donnarumma che infila Micai per la terza volta. 3-1 e, come spesso accade, il terzo gol avrebbe dovuto dare il colpo di grazia al Bari. Ed invece no.

Al 19′ grande occasione per Caputo che dopo una sgroppata di venti metri, entra in area e tira di poco alto sulla traversa: sarebbe stato il quarto gol. E qui, praticamente, l’Empoli, grazie anche ad alcuni cambi, tira i remi in barca mettendo il muso fuori solo per alleggerimento.

E’ il 22′ quando un gran gol di D’Elia da fuori area, riapre la partita per la seconda volta.

Grosso, allora, capisce che è il momento di accelerare e di dare il tutto per tutto e al 24′ fa entrare Floro Flores, al suo esordio, e Iocolano, anche egli all’esordio, per, rispettivamente, Tonucci e Salzano. Marrone scala a stopper, Iocolano a centrocampo insieme a Brienza e Tello, e Floro Flores attaccante con Nenè ed Improta.

E’ il Bari che fa la partita galvanizzato dal secondo gol ma spesso trova un’attenta difesa empolese che gli chiude tutti i varchi.

37′ su corner di Iocolano stacca Capradossi di testa debolmente sul portiere toscano. E’ praticamente un assedio del Bari verso la porta di Provedel.

Al 40′ fuori Nenè dentro Cisse’ al suo esordio ma le mosse di Grosso non apportano alcun beneficio sicché il Bari perde ad Empoli la sua prima partita.

Siamo alla seconda gara, nessun dramma, solo riflessioni: Brienza da mezzala sembra rendere di più rispetto al suo ruolo di esterno, quei due, Capradossi e Tonucci, colpevoli sui gol di Caputo, non sembrano ancora dare sicurezza lì dietro. Troppo tempo concesso all’avversario nel primo tempo: non sempre si potrà assediare la difesa avversaria, dunque occorre maggior equilibrio nei due tempi. Grosso, sicuramente, lo avrà capito. Il materiale c’è, una tranquilla salvezza dovrebbe essere alla portata. Una volta raggiunta, eventualmente, si potrà parlare d’altro.

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