Un effetto collaterale della pandemia: sono aumentati colf e badanti italiani 

Economia & Finanza

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Nel complesso la grande maggioranza (il 68,8%) dei lavoratori domestici è straniera ma lo scorso anno è cresciuta più la componente italiana (+13%) di quella straniera (+5,3%). L’analisi dell’associazione Domina

 Colf (Afp)

Nel 2020 crescono i lavoratori domestici: sono quasi 921 mila lavoratori, 64 mila unità in più del 2019. Lo riferisce l’associazione Domina, secondo cui l’aumento ha riguardato per il 51% italiani (32% colf e 19% a badanti). Nel complesso la grande maggioranza (il 68,8%) dei lavoratori domestici è straniera ma lo scorso anno è cresciuta più la componente italiana (+13%) di quella straniera (+5,3%).

Così se nel 2011 gli italiani che trovavano impiego nel settore erano solo il 20%, nel 2020 sono il 31%. Analizzando la tipologia di contratto, il 52% dei lavoratori domestici è assunto come colf, mentre il 48% come badante (nel 2011 le badanti rappresentavano appena il 34% dei lavoratori domestici totali).

La prima area di provenienza rimane l’Europa dell’Est (38,2%), significativa anche la presenza asiatica (15%), di cui oltre la metà viene dalle Filippine. Infine America (9%) e Africa (6,2%), soprattutto area mediterranea.

Secondo l’analisi di Domina, la crescita registrata dopo anni di flessione continua è dovuta principalmente a due fattori: in primo luogo, il lockdown (prima ondata di Covid-19, marzo-aprile 2020) ha portato alla necessità di regolarizzare i lavoratori domestici, altrimenti impossibilitati a recarsi al lavoro.

Questa situazione ha portato a far aumentare le assunzioni a marzo 2020 e ad un saldo positivo nel mese di 20 mila unità. Il secondo fattore che ha portato ad una crescita è stata la possibilità di regolarizzare il personale domestico grazie alla norma che ha regolato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari per far fronte all’emergenza Covid-19 nel settore agricolo e in quello del lavoro domestico (Decreto Rilancio).

Secondo Lorenzo Gasparrini, segretario generale Domina, “a determinare la crescita dei lavoratori domestici nel 2020 sembra essere stato principalmente il lockdown, mentre è ancora presto per vedere gli effetti della regolarizzazione degli stranieri. L’emergenza sanitaria ha portato un aumento del fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie, soprattutto per i bambini (con le scuole chiuse) e gli anziani soli.

Nel 2020 si è registrato un aumento delle assunzioni, anche grazie al bonus baby sitter. Tuttavia, il lavoro nero rimane ancora forte nel settore domestico. Le proposte Domina sulla deducibilità delle spese e sul sostegno alle famiglie – conclude – porterebbero un’emersione del lavoro sommerso, aumentando la sicurezza per lavoratori e famiglie e incrementando il gettito fiscale per lo Stato”. agi

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