Una barca di migranti ha chiesto aiuto allo yacht di un oligarca russo in fuga

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In ventisei sono alla deriva su un barcone nel Mediterraneo: in zona incrocia il Quantum Blue di Sergei Galitsky, partito precipitosamente da Montecarlo per sottrarsi al sequestro dopo le sanzioni decise dall’Ue.

© Valery HACHE / AFP

– Lo yacht Quantum Blue

AGI – È allarme per una imbarcazione con 26 persone a bordo “alla deriva da dieci ore” nel Mediterraneo. Da ieri sera Alarm Phone, si legge in un tweet, è “in contatto” con loro”. La ong ha chiesto alle autorità di coordinare il salvataggio. “L’imbarcazione è ancora a rischio di ribaltarsi al largo della Libia”, a causa di “grandi onde” “Le navi Magnifica, Cms Cgm Rivoli, e Quantum Blue sono vicine”, afferma la ong. Quantum Blue è lo yacht (del valore di circa 250 milioni di dollari) dell’oligarca russo Sergei Galitsky, nel mirino delle sanzioni europee e americane, partito qualche giorno fa dal porto di Montecarlo.

Galitsky è il fondatore di Magnit, una delle più grandi catene di supermercati in Russia. Fino al febbraio 2018, riporta Forbes che lo piazza all’859mo posti nella classifica dei Paperoni del mondo, ne era amministratore delegato, e poi decise di vendere le proprie azioni al colosso bancario statale VTB per 2,4 miliardi di dollari.

Il magnate ha 54 anni e possiede la squadra di calcio del Krasnodar, la città russa nel Caucaso occidentale in cui è nato e cresciuto. Ha un patrimonio complessivo stimato tra i 3 e i 4 miliardi di dollari. “Come nell’antica Roma un gladiatore deve morire e con dignità”, disse alla rivista The Bell, spiegando le ragioni per cui aveva deciso di cedere allo Stato le proprie azioni. Nel 2018 era già stato destinatario di sanzioni americane, pur non essendo ritenuto uno degli oligarchi del cerchio magico di Vladimir Putin.

In totale sono 680 gli oligarchi e funzionari russi finiti nel mirino delle sanzioni Ue. Il congelamento comporta il blocco preventivo della fruizione del bene, compresi tra l’altro la vendita, l’affitto e le ipoteche.

In Italia sono stati congelati:

Villa in Costa Smeralda dell’oligarca Alisher Usmanov, azionista di maggioranza di Metalloinvest ed ex direttore generale di Gazprom Invest, amico di Vladimir Putin. Situato nel Golfo del Pevero, il compendio immobiliare congelato ha un valore stimato di 17 milioni di euro. Usmanov è di casa in Gallura tanto da essere cittadino onorario di Arzachena ed è noto come benefattore, per aver regalato due ambulanze al Comune, ma soprattutto per la vita mondana nelle sue proprietà da sogno. In una di queste, il Ferragosto di dieci anni fa, si esibì anche Sting.

Oltre alle ville sarde, a Usmanov è stato sequestrato il mega yacht di 156 metri Dilbar, considerato il sesto più lungo del mondo, in un cantiere ad Amburgo.

Villa Lazzareschi di Oleg Savchenko a Capannori, in provincia di Lucca. La villa seicentesca è stata acquistata nel 2018 per tre milioni di euro. Sorge al culmine di un poggio a cui si accede da un viale alberato che conduce a un maestoso cancello settecentesco.

Villa sul Lago di Como di Vladimir Roudolfovitch Soloviev del valore di circa 8 milioni di euro, a pochi passi dalla residenza di George Clooney. Soloviev è un conduttore televisivo di 58 anni molto vicino al Cremlino.

Yacht Lena di Gennady Nikolayevich Timchenko, proprietario di Volga Group e amico trentennale di Putin. Il panfilo di 52 metri ha un valore di 50 milioni di euro ed è ormeggiato nel Portosole di Sanremo.

Yacht “Lady M” di Alexey Alexandrovits Mordaschov, principale azionista e presidente di Severstal, un conglomerato russo con interessi nel metallo, energia e miniere. La sua famiglia è considerata la più ricca della Russia. Localizzato nel porto di Imperia, lo yacht è lungo oltre 60 metri vale 65 milioni di euro.

In Costa Smeralda oltre alle ville di Usmanov ci sono anche altri miliardari russi frequentatori con il loro mega yacht dell’esclusivo paradiso delle vacanze. Mentre i beni immediatamente individuabili, come le ville di Usmanov, sono state automaticamente ‘congelate’ subito dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale delle sanzioni, altre proprietà, intestate a società di comodo o a persone non immediatamente collegabili agli oligarchi, devono essere ancora cercate.

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