La 45enne si è sentita male dopo il viaggio, lungo 30 ore in autobus, e si sarebbe accasciata a terra. Sul posto il 118 che ha tentato le manovre di rianimazione senza successo
Presente sul mezzo di trasporto, insieme ad altri profughi, anche una suora che in queste settimane sta facendo da spola tra l’Italia e l’Ucraina per aiutare le famiglie. I bambini saranno infatti accolti presso la struttura di accoglienza a Castel Gandolfo, ai Castelli Romani, dove vive anche la religiosa. Nella valigia della 45enne c’erano dei farmaci per soggetti ipertesi.
All’arrivo (pressoche’ immediato) dei soccorsi la donna era gia’ in condizioni critiche: alle 7.36, riferisce l’Ares 118, e’ arrivata nella Centrale Operativa 118 di Roma la richiesta di soccorso da parte della polizia di Stato. Alle ore 7.37 è stata attivata l’ambulanza della postazione del CTO, che è giunta sul posto alle ore 7.46, seguita dall’automedica della postazione San Camillo.
All’arrivo sul posto, la donna era non cosciente ed in arresto cardiocircolatorio. L’equipe sanitaria ha provato a rianimarla, ma tutti i tentativi sono stati purtroppo vani. “Alla famiglia della Signora ed a tutta la Comunità ucraina vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta l’Azienda”.