Uomini notizia allarmante: coronavirus

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Egregio Direttore

Ho letto sul Messaggero una notizia a dir poco allarmante

Secondo i ricercatori, le ghiandole sessuali maschili costituirebbero una specie di ​ «roccaforte​» in cui il virus si rifugia quando è sotto attacco. Una roccaforte che non esiste nelle donne, poiché le ovaie a differenza dei testicoli non presentano la proteina ACE2, il recettore a cui il covid-19 si lega per invadere le cellule umane.
 
La ricerca è stata condotta da quattro studiosi, il professore di biologia molecolare Amit Verma, il professore di biologia Ulrich Steidl, l’oncologa Aditi Shastri, e sua madre, Jayanthi Shastri, microbiologa in India. I quattro hanno pubblicato il loro saggio su MedRxiv, un sito su cui in queste settimane gli scienziati si scambiano informazioni e dati sul coronavirus, anche se non sono state controllate da fonti autonome.
 
«Studi condotti in tutto il mondo – scrivono i quattro – hanno ripetutamente dimostrato una incidenza maggiore e una severità più grave della malattia negli uomini rispetto alle donne». Gli studiosi spiegano di aver notato come gli uomini impieghino più tempo a «liberarsi del virus», e che ciò può spiegare «la maggior gravità dei casi per loro».
 
Effettivamente, se il contagio avviene allo stesso ritmo fra donne e uomini, è stato però confermato che sia in Cina, che in Corea del sud che in Italia, in Gran Bretagna, Spagna, e negli Stati Uniti, gli uomini rappresentano un numero maggiore dei decessi. Nella città di New York si è arrivati a una disparità per cui i decessi maschili sono il 68 per cento e quelli femminili il 32 per cento.
 
C’era la teoria che gli uomini siano più spesso fumatori e abbiano la pressione più alta, o anche che il sistema immunitario femminile reagisca subito con maggiore forza di quello maschile.
 
La spiegazione dei quattro studiosi americani e indiani, rilancia con grande evidenza anche dal Los Angeles Times, invece è che il virus entri nel corpo degli uomini anche attraverso i testicoli, dove resterebbe più protetto dalla reazione del sistema immunitario. E grazie a questa «roccaforte» il covid-19 riuscirebbe a resistere più a lungo negli uomini, uccidendone di più che non le donne.
 
Naturalmente la ricerca deve essere soggetta a vari controlli, ma le prime reazioni di esperti nello stesso campo sembra accettare la teoria come possibile. La professoressa Kathryn Sandberg, della Georgetown University, ad esempio, è una specialista della differenza nelle reazioni immunitarie fra uomo e donna. La professoressa ha detto al Washington Post di considerare che effettivamente «i testicoli potrebbero avere un ruolo», e ha raccomandato che in tutti gli ospedali si cerchi di tenere dati molto più accurati sulle reazioni diverse fra donne e uomini, perché «solo così si possono capire i meccanismi che il virus usa per attaccare il corpo umano».
 
Se la teoria dovesse essere confermata da ulteriori studi, ne conseguirebbe anche un altro fattore preoccupante, e cioé che il covid-19 sia trasmesso anche per via sessuale: «Dovrà essere preso in considerazione che il virus possa essere secreto nel liquido seminale» ammonisce la professoressa Aditi Shastri.

Arciuli Donato

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