Varato il nuovo Pelikan “Le Marche”

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La barca vedrà il suo impiego operativo all’interno del progetto “Mare Circolare”: la raccolta di fondi per liberare il mare dalla plastica, tutelare la fauna ittica e la conseguente filiera alimentare nelle Marche. Tanta innovazione anche nei sistemi accessori della nuova unità: dai droni per le perlustrazioni aeree ai ROV, i sottomarini a comando remoto, sino ad arrivare alle sonde di raccolta dati che trasformano il battello in un laboratorio scientifico galleggiante

ANCONA – Si è tenuto lunedì 27 settembre 2021 alle ore 17.00 presso Marina Dorica al Porto di Ancona il varo di nuova unità di classe Pelikan. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo della portualità anconetana e nazionale e la presenza delle istituzioni politico –amministrative, militari e religiose.

Un varo particolare poiché definito “Circolare”. La motivazione? Perché questa imbarcazione avrà il suo primo impiego operativo all’interno del progetto europeo Blue Crowdfunding, con l’iniziativa proposta da Garbage Group “Mare Circolare”. Una campagna di raccolta fondi civica, che si sviluppa con il sostegno di Regione Marche e Svim oggi Svem unica nel suo genere, che chiama a raccolta la sensibilità collettiva in un progetto concreto, innovativo, e di sensibilizzazione che mira ad intervenire con azioni di bonifica e pulizia dei mari in quelle zone di fasce costiere che presentino particolari peculiarità ambientali o che siano in prossimità di centri urbani marchigiani di interesse turistico rilevante (Fano, Senigallia, l’area del Conero e Civitanova Marche), al fine di rimuovere gli elementi inquinanti, la plastica in primis, favorendo così la salubrità marina, funzionale alla salvaguardia della filiera ittica e della catena alimentare.

Il battello ecologico prodotto dalla sinergia fra il cantiere anconetano C.P.N. leader nella costruzione di yacht e barche da lavoro e la società di servizi antinquinamento Garbage Group specializzata nel settore dei servizi ecologici portuali dell’antinquinamento marino negli specchi acquei chiusi va ad aggiungersi alle 3 imbarcazioni oggi operanti nei porti di Ancona, Bangkok e Phuket.

Erano presenti sul palco insieme al CEO di Garbage Group Paolo Baldoni: Michele Polenta assessore all’ambiente del Comune di Ancona, Gian Mario Raggetti Presidente di Marina Dorica, Guido Vettorel dell’ADSP del Mare Adriatico Centrale, Chiara Biondi consigliere regionale, Gianmauro Melis AU di Svim oggi Svem, Gian Marco Luna Direttore CNR – IRBIM, Francesco Regoli, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Univpm, Mons. Angelo Spina e lo Chef stellato Moreno Cedroni testimonial della campagna pubblicitaria del progetto “Mare Circolare” insieme a Giobbe Covatta collegato da remoto e, infine, i rappresentanti di Legambiente, 2hands e Komaros Sub Ancona.

“Ogni varo di una nuova imbarcazione porta con sé migliorie ed innovazioni – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – e questa unità non fa eccezione. La prima, che si evince già dal nome Pelikan “Le Marche”, è nel suo impiego operativo, legato a un progetto europeo, un civic crowdfunding che ci permetterà di portare il contributo del nostro “Sistema Pelikan” in aree marchigiane in cui non operiamo. Al nostro fianco ci saranno, come sempre, gli enti scientifici e di ricerca che monitoreranno e studieranno il mare prima e dopo gli interventi e, infine, il mondo dei volontari, vera e propria espressione civica di un ambientalismo attivo e concreto, sia lungo le spiagge che sotto la superficie del mare. Ma le novità non finiscono qui, importanti migliorie sono state applicate a questo nuovo battello ecologico: dai droni che gli permetteranno di perlustrare più velocemente i tratti di mare durante le operazioni, ai ROV (Remotely Operated Vehicle), sottomarini a comando remoto che ci aiuteranno a lavorare sul fondale con i rifiuti sommersi. A questo aggiungiamo le sonde che saranno utilissime per monitorare lo stato di salute delle acque e comunicarle, via satellite, presso gli enti e centri di ricerca di settore”.

 

SCHEDA TECNICA PELIKAN “LE MARCHE”

Dimensioni:
– Lunghezza f.t. mt. 13.352
– Larghezza f.t. mt. 3.620
– Altezza di costr. mt. 2141
– Altezza per trasporto mt. 3.379 con semicabina smontata
– Altezza totale (no antenna) mt. 5.365
– Immersione mt. 1.23÷1.33
– Bordo Libero mt. 0.638
– Peso scafo (struttura) ton. 13.7
– Dislocamento a vuoto ton. 15.35
– Dislocamento in esercizio ton. 16.4
– Dislocamento max. ton. 17.8
– Velocità max. nodi 6
– Motore Volvo Penta: 2800rpm -180Hp -volt 12-Elica ø 620 /4 pale (blades)
– Apertura cono anteriore di aspirazione superficiale mt. 6,53 (versione standard)
– Ancora di emergenza parcheggiata e fissata a prora sx. sulla ringhiera.
– Cabina di Mq.3, – Coibentata, insonorizzata, climatizzata, munita di impianto stereo e di centralina barometrica.

Cesto rifiuti solidi

–Capacità: 3,5 metri cubi.

I rifiuti solidi aspirati intercettati dal Tapis-Roulant all’interno della barca, finiranno, per caduta, all’interno dell’apposito cestone di STOCCAGGIO posto al centro dell’imbarcazione; il cestone è predisposto per un rapido svuotamento dopo che sarà stato agganciato, in banchina o da chiatta di supporto, sollevato e spostato dall’imbarcazione per un rapido svuotamento, a sgancio, grazie al fondo apribile.

Servizio contenimento chiazze oleose superficiali

L’imbarcazione è predisposta per essere dotata, a poppa, di un maxi-rullo raccoglitore, a comando idraulico, per la posa in mare di 142 mt. di panne galleggianti per contenimento e imprigionamento chiazze oleose. Raccolta e rimozione di solidi galleggianti e liquami, parte della prua dell’imbarcazione è costituita da due CLAMPE apribili con comando idraulico azionato dalla cabina di comando mediante due leve.

Operando con le CLAMPE prodiere aperte e a una velocità ridotta, il battello, sfruttando il flusso di aspirazione dell’elica, raccoglierà a prora il materiale inquinante che sarà convogliato in contenitore di stoccaggio: il materiale solido sarà raccolto da un Tapis Roulant a comando idraulico. I liquami oleosi saranno raccolti con un sistema aspirante di superficie a posizionamento manuale munito di relativa cassa di separazione acqua/olio di Lt. 520. Il flusso aspirante di superficie è generato dal sistema elica/tunnel che chiudono, con un comando idraulico, i portelli laterali sottochiglia, ricavati sul tunnel stesso; detti portelli dovranno essere riaperti durante la navigazione per consentire il necessario flusso d’acqua all’elica. I rifiuti oleosi galleggianti saranno aspirati dalla superficie della ‘vasca’ (interno scafo) tramite un tubo-flex munito di bocchettone filtrante a movimentazione manuale operando, per il posizionamento, da un grigliato a poppa del cestone. L’aspirazione è comandata da un’apposita pompa-vuoto che sposta il liquido aspirato all’interno di una cassa di recupero che provvederà alla separazione dell’acqua, che a mano a mano sarà scaricata per lasciare spazio al liquame oleoso. Quando la cassa di recupero sarà piena, si dovrà provvedere allo svuotamento in banchina o a mezzo galleggiante ausiliario, collegando un tubo-flex all’apposito bocchettone standard di scarico.

Servizio dispersione chiazze di film/liquami oleosi

Per chiazze di film/liquami oleosi, lo scafo è munito di bracci porta-ugelli per spruzzare apposito liquido disperdente prelevato da apposito tank da Lt.100.

 

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