Vedeva tutto nero”, gli ultimi giorni di Mark

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Mark Salling

Da qualche tempo “vedeva tutto nero” e aveva spesso il morale a terra. Mark Salling, l’ex star di ‘Glee’, trovato morto a Los Angeles, non stava passando un bel periodo. “Era molto solo e molto depresso” racconta un amico di vecchia data a ‘Us Weekly’. “Sarebbe potuto finire presto in carcere – spiega -. Chi gli era vicino lo aveva tagliato fuori”. L’ex star della serie tv musicale si sarebbe suicidato impiccandosi, stando a quando riportato ieri da ‘Tmz’.

Salling era in attesa di condanna dopo essersi dichiarato colpevole nel processo per possesso di immagini pedopornografiche e a marzo era attesa la sentenza. “Dopo lo scandalo, molte persone hanno chiuso con lui – racconta la fonte al settimanale statunitense -. Qualcuno con cui avrebbe potuto parlare di tanto in tanto c’era, ma i veri amici li aveva persi tutti”. “Quando uscì la notizia delle immagini pedopornografiche – conclude la fonte – Mark si allontanò da Los Angeles perché voleva uscire” da quella situazione.

Per Salling era prevedibile una condanna tra i 4 e i 7 anni di prigione, con le attenuanti dovute al patteggiamento. La morte dell’attore è stata ribattezzata dalla stampa come ‘la maledizione di Glee’, perché si tratta del secondo protagonista della serie tv a morire in circostanze drammatiche. Nel luglio 2013, il coprotagonista Cory Monteith era morto a soli 31 anni per overdose di alcol e droghe ed era stato trovato morto in un hotel di Vancouver. “Mark – ha rivelato una fonte anonima a ‘Us Weekly’ – non aveva mai superato la morte di Cory”.

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