VI Edizione dell’International Street food 2022: intervista ad Alfredo Orofino

Agroalimentare & Enogastronomia

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Intervista a cura del Direttore Daniela Piesco 

È stata Benevento ad accogliere la 67° tappa della VI Edizione dell’International Street food 2022, la più importante manifestazione di street food esistente in Italia, organizzata da Alfredo Orofino. Si è svolta a Piazza Risorgimento dall’ 11 al 13 novembre 2022 .

Si tratta del più grande evento itinerante di alta cucina, che porta con sé tutti i profumi e i sapori dei piatti più famosi della tradizione regionale e internazionale. Sono previste 150 tappe in tutta Italia.

Siamo felici del grande successo che i nostri chef stanno riscuotendo, la cucina e il cibo di strada fanno parte della nostra cultura. L’entusiasmo della gente, che è accorsa numerosa alle nostre tappe, ci ha riempito il cuore di gioia. Abbiamo accolto fino ad ora oltre quattro milioni di visitatori, arrivati per gustare le prelibatezze cucinate dai protagonisti di questo festival, gli chef su strada, che hanno difeso con caparbietà e orgoglio i loro street food, all’insegna di tutti i cibi migliori di strada,” afferma Alfredo Orofino, organizzatore dell’International Street Food, soprannominato il “Re dello street food” e presidente dell’A.I.R.S. Associazione Italiana Ristoratori di Strada.

In ogni  tappa ci saranno oltre  20 stand con moltissime prelibatezze, fra le quali: il Panino con polipo, gli Arrosticini, l’Hamburger di Angus, il Pulled pork, la Pizza fritta, la Porchetta di Ariccia, la Paella valenciana, il Panino di mare, la Cucina romana pasta cacio e pepe mantecata nella forma di cacio, il Philly cheese – il famoso panino di Philadelphia USA, il Panino con black Angus, la Piada romagnola, le Olive ascolane, il Caciocavallo impiccato, la Griglieria Toscana e Lampredotto toscano.
Oltre alle cucine internazionali del Peru, dell’Australia con coccodrillo e carne esotica, del Brasile, dell’Argentina, dell’Australia, del Messico, dell’ India, il Bbq americano e il famoso dolce Kurtos ungherese. Il tutto completato dai birrifici artigianali italiani ed internazionali.

Tanti ristoranti itineranti e chef qualificati pronti a stupire con le particolarità e la qualità della loro cucina.

Eccellenza, originalità, tradizione e pulizia sono le parole d’ordine per ogni tappa di questo festival. Nello stesso posto è possibile gustare prodotti di paesi diversi e posti lontani ed essere avvolti da tanti profumi e sapori.

Un appuntamento culinario di grande originalità per le cucine internazionali presenti, senza però dimenticare le realtà gastronomiche regionali provenienti da tutta Italia.

Ho deciso di parlarne proprio con il Re dello street food Alfredo Orofino .

L’intervista

Alfredo forse non tutti sanno che le origini dello street food risalgono a secoli fa, a partire dagli antichi romani che erano soliti consumare il cibo, in piedi e in locali che affacciavano sulla strada .Ecco lo Street food è una passione geneticamente trasmissibile?

Lo street food sicuramente è una passione geneticamente trasmissibile.
Negli ultimi anni il numero di operatori che decidono di intraprendere questa professione è sempre in aumento ma soprattutto si nota come intere famiglie lavorano a stretto contatto. Una professione e una cultura culinaria che viene trasmessa di padre in figlio.

Nata come una moda gastronomica, lo Street Food si è pian piano confermato un segmento importante della ristorazione contemporanea. Piazze di tutto il mondo si popolano di furgoncini che emanano profumi diversi, facendo riaffiorare ricordi di una cucina tradizionale, di una cucina lontana o ricette dal sapore moderno e innovativo.Ebbene lo street food cosa ci insegna? Che si può mangiare bene anche senza entrare in un ristorante a spendere una fortuna?

Assolutamente si. Ormai si può parlare di veri chef che cucinano le loro prelibatezze sopra un truck o dentro uno stand. Strutture che sono super attrezzate e che danno la possibilità di preparare i piatti nel miglior modo possibile per soddisfare le richieste dei commensali sempre più esigenti. Si, il pubblico dello street food è, giustamente, diventato esigente. Questo porta i nostri cuochi ad aggiornarsi e a migliorare giorno dopo giorno.

Qual è lo street food più consumato?

Intendendosi proprio di cibo di strada, cioè quello che si consuma passeggiando, non ho dubbi nel dire Arancina o arancino siciliano e gli Arrosticini abruzzesi.

Qual’e’ il paese che si aggiudica il primo gradino del podio per maggior interesse sullo street food?

Non esiste un Paese vincitore ma possiamo dire che il nostro format ha ottenuto grandi successi in qualunque luogo che abbiamo visitato.

Qual è il cibo di strada più strano del mondo?

Cibi strani non esistono.
Paese che vai cibi che trovi.
Se pensiamo alla nostra cultura occidentale sicuramente il coccodrillo, la zebra, il cammello o gli insetti. che solitamente non mangiamo, ma quando vengono proposte riscuotono un grande successo tra il pubblico.

Parliamo dell’international street food di cui sei l’ideatore e il promotore: ultimamente ha fatto tappa nella città di Benevento dove ha registrato presenze massiccie nonostante le condizioni meteo fossero poco favorevoli.Quali saranno le prossime tappe e che bilanci fa per il momento?

La data di Benevento è stata un grande successo. Come lo sono state tutte le tappe del nostro circuito che ci ha visti presenti e protagonisti in tutta Italia con circa 4 milioni di visitatori.
Le prossime settimane ci vedranno impegnati a Eboli, Pavia e a Santa Maria Capua vetere per poi concludere il 2022.

Cosa significa avviare da zero il proprio Food Truck?

Significa essere instancabili, avere passione per la cucina, avere un’idea vincente ed un prodotto da proporre che solitamente nn si cucina a casa.
Non è semplice come si può pensare, ma se si inizia avendo questi requisiti il passo successivo è sicuramente una passeggiata.

Quali sono i segreti per farsi conoscere, e riconoscere, nel territorio?

Cucinare un solo prodotto e farlo meglio di tutti

Come reagiscono i clienti al cibo di strada?

Reagiscono in maniera positiva. La dimostrazione è la presenza di migliaia di persone durante i fine settimana alle nostre manifestazioni. Con tantissimi operatori che la domenica sera,visto il grande successo, finiscono il cibo.
Queste sono soddisfazioni per tutti coloro che lavorano all’organizzazione dell’evento.

Com’è la vita (vera) da Street Food Specialist?

È una vita di grandi sacrifici ma che ti porta ad avere grandi soddisfazioni soprattutto dopo un anno come questo.

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