Viminale: oltre 600 progetti finanziati dal Fami 2014-2020

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ROMA – Sono 606 i progetti varati complessivamente dal Programma nazionale del Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020 (Fami, in inglese Amif-Asylum, Migration Integration Fund). Di questi, 180 riguardano l’asilo, 405 la migrazione legale e l’integrazione, 19 il rimpatrio: 287 si sono conclusi, 298 sono ancora in corso e 21 da avviare, per un ammontare di spesa che equivale al 91,2% della dotazione del Fondo, pari a 798.150.940 euro.
I dati, aggiornati al 1° novembre 2020, sono stati presentati nel corso dell’ultima riunione del Comitato di sorveglianza, che si è svolta in videoconferenza l’8 gennaio scorso con la partecipazione di una delegazione della direzione generale Migrazione e Affari interni (DG Home) della Commissione europea, dell’autorità di Audit per le operazioni cofinanziate dalla Commissione Europea, e del rappresentante dell’autorità di gestione del Fondo Sicurezza interna 2014-2020.
Le componenti del Comitato di Sorveglianza sono l’Autorità responsabile di gestione del Fondo – che per l’Italia è il dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno – l’Autorità delegata (ministero del Lavoro e delle Politiche sociali), le amministrazioni centrali e territoriali, le organizzazioni nazionali e internazionali competenti in materia di immigrazione e asilo e quelle del terzo settore coinvolte nella programmazione delle risorse FAMI, tutte presenti alla riunione in videoconferenza con i loro rappresentanti.
Il Comitato ha la funzione di assicurare efficienza e qualità dell’esecuzione del Programma nazionale per tutto il periodo della programmazione, con il compito, tra gli altri, di condividere l’avanzamento delle attività programmate e i risultati, di valutare periodicamente i progressi nel conseguimento degli obiettivi specifici del Programma nazionale FAMI e individuare, eventualmente, azioni correttive.
Nell’ambito di questa funzione, nella prima sessione del nuovo anno sono stati condivisi i risultati della programmazione in corso, giunta alla sua fase finale, attraverso i contributi dei partecipanti e con il supporto di 5 video sulle progettualità svolte nell’ambito degli obiettivi del Fondo (1 video sui progetti Asilo, 2 sui progetti Migrazione legale e Integrazione, 2 video su Rimpatrio volontario assistito e rimpatrio forzato di migranti illegali), proiettati durante la videoconferenza.
Tra le attività finanziate dal FAMI – ricorda il Viminale – vi sono infatti progetti per promuovere il rimpatrio volontario assistito e per supportare il rimpatrio forzato, come forma di contrasto all’immigrazione illegale, e attività di promozione della solidarietà tra Stati membri dell’Unione europea, sempre sul fronte asilo, migrazione e integrazione, con le operazioni di reinsediamento (“resettlement”).
Importante anche l’attività di sostegno all’integrazione dei migranti legali – 405 i progetti – che vede impegnate anche le prefetture insieme con gli enti locali, i centri di formazione per adulti, le regioni, le organizzazioni. Tra le progettualità finanziate dal FAMI legate ad accoglienza e asilo ci sono anche quelle legate al collegamento con il sistema sanitario, a favore di 12.834 soggetti vulnerabili, la formazione degli operatori delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA, 2.995).
Oltre alle attività della programmazione 2014-2020, che nella sua fase finale hanno risentito dell’impatto della pandemia COVID 19, il Comitato ha individuato alcune linee di indirizzo sulla prossima programmazione 2021-2027.

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