Vince il centrodestra, trionfa la Meloni. Pd sotto il 20%, Lega sotto il 10%. Cinquestelle al 16,7%

Politica

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Primi risultati: FdI primo partito al 24,6%, la coalizione di centrodestra supererebbe il 40%, con una forchetta tra il 41% e il 45% e avrebbe la maggioranza sia alla Camera che al Senato.

© Francesco Fotia/AGF – Giorgia Meloni

 

AGI – È il giorno della vittoria di Giorgia Meloni. Gli italiani scelgono la leader di Fratelli d’Italia, che trionfa alle urne e porta il partito a sfiorare la vetta del 26%. Il centrodedstra si aggiudica la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Ma all’interno della coalizione non sono tutte rose e fiori: crolla la Lega sotto al 10%, non va bene nemmeno Forza Italia, che comunque regge all’8%, ma resta lontana dalla doppia cifra a cui mirava Berlusconi.

Sorpresa M5s, che si attesta al terzo posto, seguendo a ruota FdI e Pd: dopo lo strappo di Di Maio e l’aver determinato la caduta del governo Draghi il partito di Conte era dato, da diversi osservatori, per finito. E invece l’avvocato pugliese, contro tutte le previsioni, evita la debacle e sale al 16,5%.

È sul filo della soglia ‘psicologica’ il Pd, che non solo non supera il 20% ma rischia di finire la corsa sotto l’asticella considerata il ‘minimo’ per non parlare di sconfitta netta (le ultime proiezioni assegnano al partito del Nazareno il 19%).

Non sfonda il terzo polo: Calenda e Renzi puntavano, senza nasconderlo, alla doppia cifra. Ma le urne non consegnano a Iv e Azione neanche l’8%. Non arriva alla soglia di sbarramento Impegno civico del ministro degli Esteri, così come la formazione di un altro ex M5s, Italexit di Paragone.

Non rispettano le aspettative i Verdi e Sinistra italiana: l’alleanza si ferma sotto al 4%, ma avrà un posto in Parlamento. Rischia per un soffio di non superare lo sbarramento Più Europa, data al 2,9%.

Secondo i primi dati, il centrodestra non avrebbe problemi né alla Camera né, tantomeno, al Senato, dove le previsioni davano la coalizione non in così netto vantaggio.

E, invece, FdI, Lega, FI e Noi moderati conquisterebbero tra il 41,5% e il 45,5% dei consensi, potendo così contare su numeri solidi anche a palazzo Madama: la forbice delle ultime proiezioni e’ tra 114 e 126 seggi (su 200 senatori, la maggioranza assoluta è pari alla metà più uno, ovvero 101).

 

 

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