Vittorio Catani non c’è più. Tra i primi a scrivere in Italia di Fantascienza

Arte, Cultura & Società

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E’ morto ad ottant’anni di una malattia che colpisce persone per bene, lavoratori onesti, come ce ne sono tanti. E che non fanno a cazzotti per forza col tempo per raccogliere barlumi di visibilità sterile e inutile. Lui no. Era un gentiluomo silenzioso e sereno. D’altri tempi, per così dire. Adorava la Musica. Ed in particolare il finnico, quanto misterioso tardo-romantico Jean Sibelius. del qual scrisse uno struggente racconto per Florestano nel 2007. L’ultimo se vogliamo della sua non lunghissima ma intensa vita.

Quella sera umida e fredda di novembre fui proprio io ad accompagnarlo mestamente da Giannini Pianoforti nella presentazione che ricordo ancora oggi con grata emozione. Ha avuto, va detto, traduzioni in FranciaGermaniaSvizzeraUngheriaRepubblica CecaFinlandiaGiapponeBrasile. Nel 1989 ha vinto la prima edizione del Premio Urania (indetto dalla collana omonima di Mondadori ) per un romanzo italiano. Gli è stato inoltre attribuito per 17 volte l’annuale “Premio Italia” per la fantascienza. Tra i primi autori a tentare una “via italiana” alla fantascienza – scrive dai tempi della storica rivista Oltre il cielo[1] – la sua narrativa è caratterizzata dalla scelta di temi sociali, ecologici, psicologici, elaborati in veste avventurosa e insieme allegorica, nell’intento di presentare una “fantascienza del reale”.

Oltre ai romanzi, i suoi racconti sono apparsi su riviste specializzate, quotidiani e periodici, tra cui UraniaGalaxyGalassiaRobot [prima serie], Nova Sf*Futuro EuropaRobot [nuova serie], l’UnitàLa Gazzetta del MezzogiornoMacWorld. È stato tra i primi autori a dare fiducia al formato ebook pubblicando una dozzina di titoli con Delos Digital.

il celebre, ma non abbastanza celebrato, Catani ha collaborato al Ha avuto traduzioni in FranciaGermaniaSvizzeraUngheriaRepubblica CecaFinlandiaGiapponeBrasile. Nel 1989 ha vinto la prima edizione del Premio Urania (indetto dalla collana omonima di Mondadori ) per un romanzo italiano. Gli è stato inoltre attribuito per 17 volte l’annuale Premio Italia per la fantascienza.

Tra i primi autori a tentare una “via italiana” alla fantascienza – scrive dai tempi della storica rivista Oltre il cielo[1] – la sua narrativa è caratterizzata dalla scelta di temi sociali, ecologici, psicologici, elaborati in veste avventurosa e insieme allegorica, nell’intento di presentare una “fantascienza del reale”.

Oltre ai romanzi, i suoi racconti sono apparsi su riviste specializzate, quotidiani e periodici, tra cui UraniaGalaxyGalassiaRobot [prima serie], Nova Sf*Futuro EuropaRobot [nuova serie], l’UnitàLa Gazzetta del MezzogiornoMacWorld. È stato tra i primi autori a dare fiducia al formato ebook pubblicando una dozzina di titoli con Delos Digital.

Catani ha collaborato al quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, al trimestrale di ecologia Villaggio Globale, alle riviste telematiche Fantascienza.com e Carmilla on line. Ha curato l’antologia Il futuro nel sangue (R&D 1994, supplemento di Carmilla.[2])

Funzionario di banca in pensione, ha vissuto e lavorato a Bari.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • L’eternità e i mostri, CELT 1972
  • Tra cielo e Terra, Oceano 1999
  • .. domani, Besa 2001
  • Storie dal villaggio globale. 21 racconti tra ecologia e fantascienza, Ed. Villaggio Globale 2004
  • Chimere senza tempo, Kipple 2005 (antologia di racconti 1972-2005).
  • L’essenza del futuro, Perseo Libri 2007 (maxi antologia di 63 storie lunghe, medie, brevi e brevissime 1962-2007)
  • I suoni del silenzio, Florestano 2009 (tre racconti fantastici sulla musica)

Saggistica in volume sulla fantascienza

quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che da qualche giorno è stato manlevato da un sicuro fallimento, al trimestrale di ecologia Villaggio Globale, alle riviste telematiche Fantascienza.com e Carmilla on line. Ha curato l’antologia Il futuro nel sangue (R&D 1994, supplemento di Carmilla.[2]).

E stato anche Funzionario di banca alla gloriosa Connerciale Italiana, ha vissuto e lavorato a Bari, dove due giorni fa si è spento in punta di piedi, come solo i GRANDI davvero tali sanno fare Ti abbraccio con affetto Vittorio. E ti auguro un bellissimo Viaggio attraverso i Mondi che ci hai decifrato e decomposto con la tua saggezza di gentiluomo d’altri tempi. E in epoca di Covid morire di una malattia tristemente diversa fa notizia. Grazie ancora Vittorio caro.

 Alex Romanelli

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