La Fondazione apre le Sale De Maria della Casa dei Tre Oci per ospitare creazioni inedite dell’artista e designer veneziano
Da domenica 10 a domenica 17 settembre 2017, dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Tre Oci, Giudecca 43 – Sale De Maria
Ingresso libero
VENEZIA – La Fondazione di Venezia partecipa alla prima edizione di The Venice Glass Week, in programma a Venezia dal 10 settembre al 17 settembre 2017, aprendo, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, le Sale De Maria della Casa dei Tre Oci alla mostra delle creazioni di Massimo Micheluzzi, artista e designer del vetro attivo a Venezia e conosciuto a livello internazionale.
L’inaugurazione si svolgerà sabato 9 settembre, alle ore 18.00, aperta a tutti.
La mostra non si esaurirà con la prestigiosa settimana dedicata al vetro veneziano, ma resterà aperta fino a lunedì 9 ottobre, tutti i giorni (martedì escluso), dalle ore 13.00 alle ore 18.00, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare l’arte del maestro Micheluzzi.
L’esposizione “Massimo Micheluzzi” voluta dalla Fondazione di Venezia e curata da Giulio Alessandri, raccoglie all’incirca trenta opere d’arte in vetro dell’autore veneziano. Negli spazi delle stanze dedicate alla famiglia degli artisti De Maria, dove gli arredi originali, i dipinti e i disegni offrono un assaggio della vita familiare nella Casa dei Tre Oci, trovano naturale collocazione creazioni inedite di Micheluzzi, realizzate ad hoc per la rassegna veneziana, insieme ai lavori progettati dall’artista in differenti periodi della sua ricerca.
Si tratta di produzioni artistiche dalle forme essenziali che tengono conto della specificità della materia assecondandone la natura e che trovano la propria più originale cifra nel trattamento a “freddo” con cui l’artista procede alla finitura delle superfici in moleria.
Da sempre sensibile al fascino dell’arte vetraria e consapevole del valore che essa ha per la cultura e la storia veneziane, la Fondazione di Venezia ha tradotto questa attenzione con l’acquisizione, nel 2000, di una collezione di vetri artistici che rappresentano una qualificata selezione dell’eccellenza della moderna vetreria muranese. Con il progetto espositivo legato a The Venice Glass Week, e in particolare con la ricerca di Massimo Micheluzzi, la Fondazione intende ora mostrare al pubblico come l’arte vetraria veneziana continui non solo a conservare, ma ancor più a dare forma sempre nuova alla propria attualissima vitalità, segno di una modernità che la mostra ospitata nella Casa dei Tre Oci prova a sintetizzare.
Massimo Micheluzzi
Nasce a Venezia il 20 giugno 1957, studia Storia dell’Arte all’Università di Ca’ Foscari con Giuseppe Mazzariol, lavora poi per anni nella galleria antiquaria del padre. Il primo contatto con il mondo del vetro nasce frequentando da giovanissimo la famiglia Venini proprietaria della famosa fabbrica di Murano ed è proprio lì che stabilisce il primo stretto contatto con la materia in qualità di giovane fotografo verso la fine degli anni ’70. Gli viene affidato allora l’incarico della schedatura fotografica della produzione aziendale. Fu una esperienza straordinaria che poi nel tempo si rivelerà più che preziosa.
Poi varie e ricorrenti opportunità ed alcune straordinarie collaborazioni con vari prestigiosi vetrai, lo spingono a cercare l’esperienza diretta della lavorazione in fornace. Seguendo prima un lungo e appassionato apprendistato in fornace, arriva solo poi a progettare e a iniziare un percorso personale, affiancando il maestro vetraio ed intervenendo direttamente sia nella fase preparatoria, sia successivamente nella fase finale di ogni suo lavoro. Il suo studio è a Venezia.
Dalla ventennale collaborazione col maestro Andrea Zilio e la fornace Anfora sono nati i suoi migliori lavori. Il suoi lavori sono in alcuni musei internazionali e in varie collezioni pubbliche e private come il Museo del Vetro di Murano, Musée Des Arts Décoratifs de Paris, The Philadelphia Museum of Art di Philadelphia, The Corning Museum of Glass di New York, Ernsting Stiftung Alter Hof Herding a Coesfeld in Germania, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Wheaton Arts and Cultural Center a Millville, Le Musée-Atelier du Verre de Sars–Poterie, The Murano Glass Museum di Venezia, The Museum of Fine Arts a Houston, The Metropolitan Museum of Art a New York, The Museum of Arts and Design (MAD) a New York, Villa Necchi Campiglio a Milano, Palazzetto Bru Zane, Centre de Musique Française a Venezia.
Solve et coagula
Il vetro è pura alchimia: l’arte del fuoco, l’athanor, la trasmutazione degli elementi, tutti coesistono e coagiscono all’interno dell’arte del vetro. Il momento di fusione (solve) è seguito da quello del coaugula, come sangue che si solidifica nel creare l’oggetto, ma ciò che è solidificato ritorna allo stato di fusione ancora ed ancora, in avanti e indietro, sino allo stadio finale dove il vetro assume la sua forma definitiva. Negli oggetti in vetro di Micheluzzi la trasparenza prende l’immagine di uno straordinario gioco di luce e colore, nel senso che ciò che appare, appare attraverso e all’interno della materia stessa e ciò che trans-appare è il modo in cui la luce aderisce al colore e viceversa e ancora come la luce descrive il colore e viceversa. La ragione formale dell’oggetto consiste nell’articolare e contenere elementi come luce e colore ed è questa la ragione per cui normalmente tali vasi rimangono vuoti essendo la loro funzione primaria quella di contenere uno spazio immateriale disegnato dalla luce e dal colore. Che meraviglia. (Giulio Alessandri)
Per informazioni:
Phone +39 041 2412332
www.fondazionedivenezia.org