Cade dal secondo piano dell’Ospedale Oncologico

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I condotti di latta della climatizzazione attenuano l’impatto

Testimone dell’accaduto Riccardo Guglielmi

Bari 20.5.2018 – Era appena terminata la celebrazione della Santa Messa, ore 10.40, nell’Ospedale Oncologico Giovanni Paolo II di Bari, quando grida d’allarme e richieste di aiuto hanno scosso i presenti.  Una signora ricoverata per una grave patologia oncologica era stata vista precipitare dalla balconata del reparto di degenza e giaceva, priva di conoscenza, sui canali dell’impianto di climatizzazione, a 3 metri dal suolo nel vano dedicato sotto il piano rialzato.

Soccorsi immediati da parte di medici e infermieri, ma per le oggettive difficoltà a mobilizzare il corpo della sventura si è dovuto attendere l’arrivo dei vigili del fuoco che, grazie alla loro preparazione, si sono agilmente calati nel vano dei condizionatori. La paziente, che chiameremo la sig.ra Maria, è stata messa in sicurezza, adagiata su un asse spinale con una barella a cucchiaio. Sollevata e sorretta da una catena di braccia è stata adagiata nella balconata del piano rialzato e di lì posta nell’ambulanza inviata dal 118. Visibili ferite al torace e agli arti, apparentemente indenne la testa, la coscienza era presente.  Il cadere sui condotti di latta, più elastici dell’asfalto, ha attutito l’impatto limitandone, all’apparenza, i danni.

E’ probabile che la depressione per la grave malattia sia stata la causa della caduta. Chirurgia, chemio e radioterapia sono presidi importanti e insostituibili nel trattamento del cancro ma non dobbiamo dimenticare che l’essere vicino a queste persone con un adeguato sostegno psicologico potrebbe evitare gesti estremi.

redazione@corrierenazionale.net

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