I 24 finalisti di Sanremo Giovani
Una giuria composta da Fiorella Mannoia, Annalisa e Luca & Paolo e capitana da Luca Barbarossa, un Premio della Critica assegnato dai giornalisti e un tour all’estero per i primi tre classificati di ognuna delle due serate. Tante le novità messe in campo dal direttore artistico Claudio Baglioni e dalla sua squadra per il Sanremo Giovani, che da quest’anno diventa un festival a sé stante, in onda domani e dopodomani in prima serata su Rai1, e promuove due artisti (uno per sera) direttamente nella gara del festival di febbraio, dove non ci saranno più distinzioni tra Big e Nuove Proposte.
In gara 24 artisti, molti dei quali ‘ripetenti’, ovvero reduci da precendenti esperienze in altri talent show come ‘Amici’ di Maria De Filippi, ‘X Factor’ e ‘The Voice’. “Oggi ci sono troppi talent e quindi il mercato fa fatica ad assorbire tutti i cantanti che vengono lanciati. Per questo molti di questi ragazzi sono al loro secondo o terzo tentativo”, ha detto Pippo Baudo conduttore di Sanremo Giovani in coppia con Fabio Rovazzi. I 24 concorrenti sono divisi in due manche da 12, una per sera. Ad aggiungere appeal televisivo alle due serate Giovani, com’è ormai tradizione, l’atteso annuncio dei cantanti in gara a febbraio. Nell’inedita coppia di conduttori formata dal decano del festival e dall’idolo dei giovanissimi c’è molta sintonia. “Con Fabio – dice Baudo – c’è grande feeling. Io dopo avere fatto tanti festival sono venuto per divertirmi. E con lui mi diverto, a volte lo prendo in giro ma lo faccio perché lo stimo. È molto bravo. Non ci perderemo di vista”. Mentre Rovazzi ammette: “Mi sento come i giovani in gara, un debuttante molto emozionato di calcare questo palco. Sono molto grato a Baglioni e mi tranquilizza che con Baudo c’è una chimica importante”.
Baudo ammette di essere felice di “respirare di nuovo l’aria di Sanremo” (“quando c’è Baudo in città, il sindaco è lui”, dice il primo cittadino di Sanremo, Alberto Biancheri). E quando la neodirettrice di Rai1 si collega in videoconferenza da Roma e promette che Rai1 festeggerà il prossimo anno i 60 anni di carriera di Baudo, subito si fa strada la domanda: Pippo tornerà a condurre il festival nel 2020 per la 70ma edizione? “Può essere un’idea… Per ora occupiamoci di questo Sanremo qui”, risponde ridendo Baudo, cui spetterà anche il compito insieme a Rovazzi di annunciare i Big in gara a febbraio (11 durante la serata di giovedì e gli altri 11 venerdì). Ospiti delle due serate Rocco Papaleo e Marco Giallini con Edoardo Leo.
Quanto alle novità di Sanremo Giovani, sono tutte all’insegna di un ampliamento delle chance per i 24 giovani finalisti, scelti tra oltre 1.500 candidati ascoltati. Il Premio della Critica avrà un vincitore in ciascuna delle due serate. Per i primi tre classificata di ognuna delle due serate si apriranno inoltre le porte di Sanremo Giovani Mondo, un’iniziativa che Baglioni e la Rai hanno ideato in collaborazione con il Ministero degli Esteri. “I sei artisti coinvolti faranno un tour da fine marzo che toccherà Tunisi, Tokyo, Sidney, Buenos Aires, Toronto, Barcellona e avrà un gran finale Bruxelles. I concerti si svolgeranno negli Istituti Italiani di Cultura e nelle rappresentanze diplomatiche”, spiega il vicedirettore di Rai1, Caludio Fasulo.
D’altronde “il festival di Sanremo è il Colosseo della musica”, dice direttore artistico Claudio Baglioni, in un messaggio inviato oggi ai 24 finalisti di Sanremo Giovani. “Non c’è manifestazione più conosciuta e seguita in Italia. E lo stesso vale in tante altre parti del mondo dove vanta una fama che lo fa essere uno degli eventi e dei nomi davvero internazionali del nostro Paese. Quasi 50 anni fa, all’inizio della mia carriera – racconta a tal proposito Baglioni – mi trovai a fare un giro di concerti in Polonia e Cecoslovacchia. Suonavo e cantavo con cinque musicisti miei coetanei. Qui, a parte amici e parenti, non ci conosceva nessuno. Là ottenemmo un grande successo. Ci chiamavano i Sanremo Six. I Sei di Sanremo. E sei saranno i partecipanti a Sanremo Giovani Mondo. Un tour in sette capitali dei cinque continenti. Dall’estero partì la mia avventura. Fate buon viaggio, ragazzi. Che la musica sia con voi”, conclude Baglioni.
Ma le nuova chance non riguarderanno solo i primi classificati: “Tutti i 22 che non andranno a Sanremo 2019 non saranno abbandonati. Stiamo lavorando con l’azienda – assicura Fasulo – per coinvolgerli in alcune iniziative dal 23 dicembre al 4 febbraio. Inoltre, la sera della finale del festival, saliranno tutti con Baglioni sul palco”.