Secondo le ipotesi del procuratore aggiunto Roberto Rossi e del pm Lanfranco Marazia, la banca avrebbe illecitamente continuato a concedere crediti a un gruppo che era sull’orlo di fallimento. Le verifiche sono iniziate molti mesi fa e a giugno sfociate in un decreto di perquisizione nei confronti delle società del gruppo Fimco-Maiora e della Banca popolare di Bari.
All’epoca gli avvisi di garanzia furono notificati solo agli imprenditori ma, nel prosieguo delle indagini della guardia di finanza, è emerso che l’istituto di credito potrebbe avere delle responsabilità nella bancarotta. Quattro società del gruppo in questione, nel frattempo, sono state dichiarate fallite e per una quinta è stata fissata un’udienza a gennaio, davanti al tribunale civile di Bari.