Gentiloni avverte: “Possibile uno degli inverni più difficili da generazioni”

Economia & Finanza

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Il commissario europeo: “Diverse spie lampeggiano in rosso, i prezzi hanno infranto nuovi record, l’inflazione ha continuato a salire e il sentimento economico si sta deteriorando. E la guerra russa continua”.

© Valeria Mongelli / Hans Lucas via AFP – Paolo Gentiloni

 

AGi – “Potremmo dirigerci verso uno degli inverni più difficili da generazioni. Diverse spie lampeggiano in rosso: i prezzi dell’energia hanno infranto nuovi record, l’inflazione ha continuato a salire e il sentimento economico si sta deteriorando. E la guerra russa continua”. Le parole sono del commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento agli Incontri di Bruegel.

“I dati statistici indicano un peggioramento delle prospettive economiche: il nostro indicatore del sentiment economico e altri indicatori, come il Pmi, stanno andando nella direzione sbagliata; le condizioni di finanziamento si stanno restringendo, sia in Europa che nel mondo; l’euro è scivolato sotto la parità con il dollaro per la prima volta in venti anni e gli sviluppi negli Stati Uniti e in Cina significano che la domanda esterna rimarra’ debole”, ha spiegato.

“Eppure, non è tutto sventura e oscurità. Nella prima metà dell’anno, l’economia europea ha ottenuto risultati migliori di quanto molti – noi compresi – si aspettassero: il Pil dell’Ue è cresciuto dello 0,8% nel primo trimestre e di un altro 0,7% nel secondo. Ciò significa che il Pil dell’Ue è ora superiore di oltre il 2% rispetto ai livelli pre-pandemia”, ha evidenziato Gentiloni.

“Dato il livello di incertezza, estendere l’applicazione della Clausola di salvaguardia generale era la cosa giusta da fare. Ha concesso agli Stati membri il margine fiscale per adottare misure per attutire l’impatto del rapido aumento dei prezzi dell’energia e affrontare l’improvviso afflusso di milioni di rifugiati in fuga dall’Ucraina”, ha poi aggiunto.

“Ma ora dobbiamo assicurarci che la politica fiscale non aumenti le pressioni inflazionistiche. Gli obiettivi della politica fiscale in questa fase dovrebbero essere triplici: in primo luogo, proteggere i più vulnerabili dall’impatto dei prezzi elevati dell’energia. Le misure dovrebbero essere temporanee e compatibili con la transizione verde. E meglio mirati: tre quarti delle misure finora adottate non sono mirate; in secondo luogo, fornire assistenza umanitaria a coloro che fuggono dall’Ucraina; terzo, ampliare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica”

“L’incertezza rimane eccezionalmente elevata e il rischio di una recessione è in aumento. Le prospettive dipendono in modo cruciale dall’andamento dei mercati energetici: peggiorerebbe notevolmente rispetto alla nostra linea di base se dovessimo vedere un taglio completo del gas russo“.

Gentiloni ha poi sottolineato come, riguardo al Patto di stabilità e crescita,  “semplificazione, maggiore titolarità nazionale e migliore applicazione” debbano essere “le caratteristiche distintive di un quadro migliore, con l’obiettivo generale di sostenere la sostenibilità del debito e la crescita sostenibile”.

“Un modo per farlo – ha spiegato – potrebbe essere quello di orientarsi verso piani macro-fiscali a medio termine che stabiliscano percorsi di spesa netta su più anni e siano coerenti con la convergenza del debito a livelli prudenti”.

“Avere un indicatore di spesa potrebbe contribuire notevolmente alla semplificazione del sistema, pur mantenendo l’attenzione sui rischi fiscali. I piani macrofinanziari a medio termine potrebbero includere anche impegni di investimento e di riforma che riflettano le priorità nazionali e dell’Ue e orientamenti di alto livello per gli Stati membri. La progettazione, la governance e il funzionamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza costituiscono un utile modello in tal senso”, ha evidenziato Gentiloni.

“Per garantire una maggiore titolarita’ nazionale, agli Stati membri potrebbe essere concesso un maggiore margine di manovra nella proposta di traiettorie di bilancio, a condizione che siano rispettati i principi comuni dell’Ue, non ultimo la sostenibilità del debito. Ad esempio, gli impegni di riforma e di investimento potrebbero consentire un periodo di aggiustamento fiscale più lungo. Questo sarebbe anche un modo per garantire che la sostenibilita’ di bilancio e la crescita possano rafforzarsi a vicenda”, ha aggiunto l’ex premier italiano.

L’apertura per un ‘price cap’ del gas

“Il consumo di gas è diminuito del 14% tra marzo e maggio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. I livelli di stoccaggio del gas potrebbero raggiungere il 90% entro novembre. Anche l’accelerazione dell’adozione di misure di efficienza energetica e l’aumento dell’adozione delle energie rinnovabili devono continuare a pieno ritmo per ridurre il consumo di combustibili fossili. Stiamo superando le nostre divisioni”, rivela Gentiloni. ”

E ora, finalmente, è anche possibile intervenire per limitare il prezzo del petrolio e del gas russi e per trovare il modo di intervenire sul mercato energetico per disaccoppiare i prezzi dell’elettricità e del gas”.

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