Le follie del Capodanno tra feriti e incidenti

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Negli incidenti con i botti due bambini hanno perso la mano e due ragazzi sono rimasti infilzati precipitando da un cantiere. Ad Ascoli un giovane brinda con candeggina
© Michal Fludra / NurPhoto / NurPhoto via AFP
– Botti di Capodanno

 

AGI – Sono due i bambini di Taranto che hanno avuto una mano amputata a causa dell’esplosione di petardi raccolti per strada la notte di Capodanno. Parte della mano destra e delle dita sono state amputate anche a un bimbo di 8 anni che era in strada nel rione periferico di Paolo VI nel capoluogo pugliese. Il piccolo è giunto in mattinata all’ospedale di Taranto ma per la gravita’ delle sue condizioni è stato subito trasferito al Policlinico di Bari dove i medici hanno dovuto effettuare l’amputazione.

Il bambino ha anche problemi agli occhi perché il petardo gli è esploso in faccia. Nella notte di Capodanno all’ospedale di Taranto i medici hanno amputato all’altezza del polso la mano destra a un bambino di 10 anni che aveva raccolto un petardo in strada a Lido Azzurro, altra zona periferica della città.
Pare che il piccolo fosse in compagnia dei genitori. Serie vengono infine definite le condizioni del 19enne di Palagianello, anch’egli vittima dell’esplosione improvvisa di un petardo con ferite ad una mano.

Ad Ascoli Piceno un giovane è finito in ospedale per aver “brindato” con della candeggina.

Un errore che poteva rivelarsi fatale se gli amici del malcapitato non fossero stati presenti e non lo avessero soccorso immediatamente. Le condizioni del giovane sono in miglioramento.

Resta invece grave uno dei due ragazzi di 16 e 20 anni precipitati dal primo piano di un palazzo in costruzione poco prima della mezzanotte a Capodanno nell’area urbana di Rossano, nel Cosentino. Avevano cercato di far esplodere dei fuochi di artificio dal tetto di un cantiere dismesso, ma sono rimasti infilzati dalle barre di ferro. Si trovano in ospedale anche loro.

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