A sei nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede il Papa indica le sfide dei conflitti
e dei cambiamenti climatici
Per una diplomazia multilaterale
«In un momento particolarmente tribolato» come quello attuale «segnato dal moltiplicarsi di conflitti armati» occorre «affrontare, attraverso gli strumenti pacifici della diplomazia, la sfida della ricerca di soluzioni complessive alle gravi ingiustizie che tanto spesso ne sono causa». È quanto sottolineato dal Papa nel discorso a sei nuovi ambasciatori che stamane hanno presentato le lettere con cui vengono accreditati presso la Santa Sede. Kuwait, Nuova Zelanda, Malawi, Guinea, Svezia e Ciad, i Paesi ai cui rappresentanti il Pontefice ha ribadito l’«urgente bisogno di una riconfigurazione della diplomazia multilaterale, al fine di dare risposte concrete ai problemi emergenti e di ideare meccanismi globali capaci di far fronte ai cambiamenti ambientali, sanitari, culturali e sociali» attuali.
Geometricamente, la diplomazia multilaterale si realizza grazie ad un percorso di avvitamento di un tubo dialogante con l’ambiente che lo comprende.