La Francia espellerà 44 migranti della Ocean Viking

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Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Gèrald Darmanin, precisando che “queste persone saranno ricondotte nel Paese di origine non appena le loro condizioni di salute lo consentiranno”. Il ministro della Difesa, Crosetto, a Bruxelles per la ministeriale Ue: “La crisi con Parigi è già rientrata”

© Vincenzo Circosta / AFP – Migranti presenti sulla Ocean Viking al porto di Tolone

AGI – Dopo che la loro domanda d’asilo è stata respinta, saranno espulsi dalla Francia 44 dei 244 migranti della Ocean Viking fatti sbarcare a Tolone la scorsa settimana. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Gèrald Darmanin, precisando che “queste persone saranno ricondotte nel Paese di origine non appena le loro condizioni di salute lo consentiranno“.

L’ultimo sviluppo sulla vicenda dei migranti salvati nel Mediterraneo dalla nave umanitaria Ocean Viking è stato comunicato dal ministro durante una sessione di domande al governo. Darmanin ha tuttavia sottolineato che “è ancora in corso l’esame dei dossier” mentre nella zona di attesa temporanea allestita nel Var (Sud), proseguono le udienze dei migranti da parte del Giudice delle Libertà e della Detenzione (JLD) per determinare la loro sorte.

Secondo fonti citate dal quotidiano Le Figaro, in tutto è allo studio il fascicolo di 190 migranti accolti nella citta’ di Hyères, con al momento l’annullamento del blocco nella zona di attesa temporanea per quattro di loro, tutti originari di Guinea, per un vizio di procedura riscontrato dal giudice competente.

Per legge in Francia per mantenere qualsiasi individuo in un luogo di privazione della libertà oltre un periodo di 96 ore, è un obbligo legale la sua presentazione davanti al JLD. Per i quattro guineani presentati lunedì davanti al JLD, i vizi procedurali sono stati sollevati e ritenuti validi dai tribunali.

Riguardano in particolare i tempi di trasmissione degli archivi o registri assenti dall’archivio, ha riferito a Le Figaro la presidentessa degli avvocati di Tolone, Sophie Cais. Pertanto questi migranti sono autorizzati a lasciare il centro se l’accusa non fa appello entro 10 ore e dopo la notifica dell’ordine alle varie parti. L’Associazione nazionale per l’assistenza alle frontiere degli stranieri (Anafè) ha dichiarato a Le Figaro che al momento sono ancora sul posto ma dovrebbero partire in giornata.

Una volta rilasciati questi quattro migranti riceveranno un visto regolamentare di otto giorni, detto anche salvacondotto, durante i quali dovranno presentarsi in prefettura per fare richiesta ufficiale di accoglienza sul territorio, secondo la procedura prevista dalla legge. Sempre oggi altre cinque udienze si sono svolte dinanzi al Giudice delle Libertà e della Detenzione di Tolone per pronunciarsi sul mantenimento o meno nella zona d’attesa temporanea di tutti i migranti accolti invece nella penisola di Giens, tra cui 23 donne e 13 minorenni.

Anche per loro potrebbero essere riscontrati vizi di procedura in quanto, secondo i legali, inizialmente non hanno avuto alcun accesso ad un avvocato al loro arrivo al centro per vacanze estive riconvertito in zona d’attesa. Dopo la visita a sorpresa nel fine settimana della presidentessa degli avvocati di Tolone, è stata avviata una consultazione dei migranti con i legali.

Il caso della Ocean Viking è da giorni al centro di un braccio di ferro diplomatico tra Parigi e Roma e di trattative ai massimi livelli, bilaterali ed europei, per risolvere la crisi dei migranti, tema al centro di una riunione degli ambasciatori Ue domani a Bruxelles.

Crosetto: “La crisi con Parigi è già rientrata”

“Penso che la crisi con la Francia sia già quasi rientrata. Non ci sarà alcuna difficoltà per l’Italia, si è discusso su un tema. Succede nelle famiglie, succede nei condomini, succede anche ogni tanto fra Paesi di fare delle discussioni”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine del Consiglio Ue Difesa rispondendo a una domanda sulle polemiche tra Roma e Parigi sulla gestione dei migranti.

“L’Italia – ha aggiunto – pensa che il Mediterraneo sia un luogo da presidiare sempre meglio per l’importanza che ha: economica, strategica, da tutti i punti di vista. Ed essendo la nazione che più di ogni altra vive all’interno del Mediterraneo, qualunque missione europea e internazionale che riguardi la sicurezza del Mediterraneo, è per noi vitale ed importante“.

Sulla difesa europea “si prosegue su una strada che è nata pochi anni fa è che sta procedendo a tappe forzate anche a seguito del conflitto. C’e’ stata un’evoluzione molto forte sia sulla difesa che sugli investimenti e su tutto il tema, che probabilmente è stata accelerata dagli eventi, al di là della volontà iniziale politica che aveva l’Europa”.

“Le situazioni di evoluzioni negative, pensiamo a quello che sta accadendo nei Balcani in questi giorni, possono scoppiare da un momento all’altro”, ha concluso il ministro. “Viviamo un tempo che nessuno poteva immaginare due o tre anni fa”.

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