Da Catania le dichiarazioni di Carlo Cittadino sulla disputa degli sbarchi

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Secondo Carlo Cittadino presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Beato Dusmet  di Catania, in merito all’accoglienza dei migranti, in questi giorni di fine Agosto 2020 stiamo assistendo ad una  martellante disputa di ragioni, per intenderci quelle del presidente della Regione Siciliana  Nello Musumeci e quelle del governo italiano.

Intanto persone non animali risultano ammassate negli hot spot o in tende con condizioni igieniche sanitarie allarmanti, con situazioni invivibili e parecchie persone positive al covid 19.

A tal riguardo il presidente Cittadino ha ritenuto opportuno fare una premessa : “Negli ultimi dieci e più anni siamo ormai abituati a vedere continui telegiornali con immagini di barche straripanti di uomini, donne e bambini, di continui elenchi di cifre sborsate dallo Stato Italiano e/o dall’Unione Europea, di affaristi e personaggi affannati nell’inventarsi cooperative di accoglienza ed infine di molteplici navi con bandiere di nazionalità diverse che continuamente, penso si possa osare dire ‘pescano’ esseri umani in condizioni estreme”.

Tutto ha un costo impressionante, tutto viene argomentato con la massima diffidenza, indifferenza, insensibilità assoluta … tutto è diventato business con cifre da capo giro, tutto si riduce in chi ha ragione e chi ha torto, ha osservato.

I giorni passano, gli anni passano, tutto si ripete continuamente, secondo il presidente e,  mai nessuno a parte qualche timida idea, ha pensato e pensa di poter risolvere definitivamente il problema.

Cambiano i governi, cambiano i ministri, cambiano i dirigenti, ma il problema della solidarietà internazionale non cambia mai, ogni tanto si sente la voce inascoltata del Papa di turno e tutto rimane come prima.

Mai nessuno a livello internazionale interviene per capovolgere un semplice e umano ragionamento: investire direttamente risorse e uomini nel più importante ‘Sud del Mondo’, ovvero l’Africa per creare infrastrutture, benessere, sviluppo, ricchezza e agiate condizioni di vita quotidiana .

“Vivo con la speranza cristiana di veder adempiuto un giorno non molto lontano un’Africa con la stessa considerazione attuale delle sette potenze mondiali e per non smettere di sognare un ‘Sud del Mondo’, l’Africa, con lo stesso Pil identico a tutti i paesi mondiali evoluti ed avere innumerevoli uomini, donne e bambini Africani con l’amorosa dignità negata da tempo da ciechi autorevoli uomini politici del nostro tempo.

Vito Piepoli

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