Ć una generazione che tiene al futuro del pianeta e di chi ci vivrĆ . Non solo Greta Thunberg. Sono tanti i giovani attivisti che combattono per la svolta, che alzano la propria voce perchĆ© i potenti leader del mondo li ascoltino. Uno di loro ĆØ Sohanur Rahman, che viene dal Bangladesh, al settimo posto per i Paesi piĆ¹ colpiti dai cambiamenti climatici.
“Il Bangladesh emette solo lo 0,4% delle emissioni di gas serra a livello mondiale”, dice il 24enne. “Ma siamo la comunitĆ piĆ¹ colpita e vulnerabile. Stiamo affrontando molti disastri”.
Questi giovani sono vititme di “un’angoscia climatica”, come la definiscono loro stessi. Per questo scendono in strada a protestare. Anche se spesso, la loro voce non viene ascoltata come vorrebbero. “Ci sentiamo impotenti” dice Dominque Palmer, 22enne attivista londinese, che si sente tradita dall’atteggiamento di chi comanda.
“Guardo al futuro e a ciĆ² che dovremo affrontare. C’ĆØ molta paura e ansia e c’ĆØ anche tanta rabbia”, spiega la britannica. “NoI giovani ci sentiamo traditi dai leader mondiali, ci sentiamo traditi dal fatto che ci vedono come la generazione che deve raccogliere i pezzi. Non ĆØ giusto ed ĆØ straziante vedere cosƬ tanti giovani in questa posizione, cosƬ tanti giovani che hanno perso la propria gioventĆ¹”.
Mentre i dirigenti mondiali discutono alla COP26, i giovani attivisti per il clima si ritrovano ancora una volta, per un nuovo appuntamento di Fridays For Future. PerchƩ loro un futuro lo vogliono, davvero.
Attendere un attimo...
