Viminale, nessuna deportazione, le ispezioni le avvio’ Minniti. Salvini, su Riace e lodi distinzione e’ tra furbetti e onesti
Non c’e’ tensione tre i migranti che vivono a Riace, dopo la circolare con cui ieri il Ministero dell’Interno ne ha disposto il trasferimento, ma preoccupazione e rabbia si’. ‘Non vogliamo andare via da Riace. Qui c’e’ la nostra nuova vita’, hanno detto i migranti al sindaco, Domenico Lucano, che dal 2 ottobre si trova ai domiciliari. ‘Ma quelli del Pd che parlano di ‘deportazioni’, sanno che l’indagine sulle gravi irregolarita’ di Riace erano state avviate da Minniti?’, chiede il ministro dell’Interno. ‘M5s non giri lo sguardo e fermi Salvini’, la richiesta dell’Associazione nazionale dei partigiani.
“Nel Paese che voglio, le regole valgono per tutti e l’unica distinzione non è tra bianchi e neri ma tra onesti e disonesti. Il Pd da che parte sta?”. Lo dice il ministro degli Interni Matteo Salvini, in un riferimento alle polemiche sui casi di Riace e Lodi. “Termini come razzismo o apartheid sono così gravi che non vanno maneggiati a sproposito. Il Pd, dopo aver vaneggiato di nazifascismo in campagna elettorale, ora delira per quanto accade a Lodi e Riace – sostiene Salvini – Nella città lombarda, la brava Sara Casanova non ha chiuso la mensa scolastica agli immigrati, ma il comune darà agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto”. “Gli stranieri devono fornire documentazione del loro paese d’origine, dove magari hanno proprietà e disponibilità economiche, ma se non è possibile il Comune si fiderà della buonafede. A Riace – sottolineato ancora il minstro – la vicenda è ancora più incredibile: c’è un sindaco che per la gestione degli immigrati è stato arrestato per ordine del pm (e non del sottoscritto) e sono spuntate una serie di irregolarità contabili segnalate dal Viminale quando il governo era ancora di centrosinistra. Irregolarità che hanno fatto scattare la revoca dei finanziamenti per l’accoglienza”.