Alle Olimpiadi di Tokyo cresce la squadra dei rifugiati 

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Quest’anno parteciperanno 29 atleti, il triplo rispetto all’edizione d’esordio di Rio 2016

Saranno 29 gli atleti del Refugee Olympic Team, la squadra dei rifugiati, che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo 2020. I 29 atleti gareggeranno complessivamente in 12 sport. La decisione di ampliare la squadra dei rifugiati è stata presa oggi dall’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale riunitosi in videoconferenza. Nell’edizione dell’esordio olimpico, quella di Rio 2016, la squadra dei rifugiati era presente con 10 atleti.

L’acronimo del Refugee Olympic Team ai Giochi di Tokyo sarà ‘Eor’ perché basato sul nome francese Equipe Olympique des Refugies e non più ‘Rot’ cinque anni fa. Gli atleti sono stati selezionati tra gli atleti rifugiati attualmente supportati dal Cio attraverso il programma ‘Olympic Scholarships for Refugee Athletes’.

La bandiera degli atleti rifugiati del Cio sarà quella bianca con i cinque cerchi olimpici. “Congratulazioni a tutti voi, parlo a nome dell’intero movimento olimpico quando dico che non vediamo l’ora di incontrarvi di persona e di vedervi gareggiare a Tokyo – ha detto Thomas Bach, presidente del Cio rivolgendosi agli atleti – Quando voi, squadra olimpica dei rifugiati del Cio e gli atleti dei Comitati Olimpici Nazionali di tutto il mondo, vi riunirete finalmente a Tokyo il 23 luglio, invierete un potente messaggio di solidarietà, resilienza e speranza al mondo: siete parte integrante della nostra comunità olimpica”. agi

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