Bari – Occorre proseguire su questa strada con l’aiuto dei tifosi

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Per favore, non chiamatela fuga, non è il caso, si creerebbero troppe e pericolose aspettative che, come dicono i fatti e come suggerisce la storia del calcio, potrebbero essere deleterie all’ambiente. In fondo il Bari ha appena 4 punti di distacco dalla seconda. La Reggina solo alla quindicesima giornata creò il primo solco con sei punti dal Monopoli di distacco, mentre alla Ternana occorsero dodici giornate per distanziarsi di sette punti dal Teramo. Dunque aspettiamo che i tempi siano maturi prima di parlare di fuga, perché comunque, ove dovesse accadere (e ce lo auguriamo tutti), solo allora si potrà parlare di “mini fuga”, nemmeno fuga vera e propria.

Certo, il Bari pian piano sta convincendo a suon i risultati e di prestazioni sempre più convincenti, tanto che anche i più diffidenti si stanno ricredendo, mentre i talebani, invece, si stanno rodendo il fegato, ma quelli, si sa, sono irrecuperabili e non vogliono bene al Bari, men che meno ai De Laurentiis, famiglia scomoda a Bari perché allergica al clientelismo, forma tanto amata, invece, ai talebani nostrani.

Domenica sarà la volta della Turris affrontare il Bari al San Nicola, una squadra da sempre scorbutica che, sin dai tempi della serie D, ha fatto sistematicamente vedere i proverbiali sorci verdi ai biancorossi in quanto questi ultimi non sono mai riusciti a battere il corallini, sia in casa loro, dove hanno sempre perduto con prestazioni pessime, sia a Bari dove hanno sempre pareggiato, dunque sarà una gatta da prendere seriamente.

Gioca a favore del Bari, stavolta, il fatto che scenderà in campo una squadra ben diversa da quelle che ha incontrato la Turris negli anni precedenti, una squadra piena di qualità che sta dimostrando forza e solidità, ma che soprattutto è prima in classifica.

Partire a fari spenti è sempre importante, ed il Bari è partito così, senza i favori del pronostico. Del resto, come si poteva credere diversamente tenuto conto che i biancorossi non hanno potuto effettuare la preparazione estiva? Come si poteva credere al primato momentaneo coi giocatori arrivati alla spicciolata e con una tenuta atletica ancora da approssimativa? E come si poteva crederci con una squadra che ha dovuto iniziare la preparazione strada facendo? Mentre le altre pretendenti, più fortunate dal punto di vista della patologia covid, hanno invece iniziato la preparazione nei tempi giusti?

Ora servono solo i tifosi, tutti, che sembrano conquistati. Col Monopoli c’erano diecimila tifosi allo stadio che non hanno fatto sentire la mancanza del tifo organizzato, una numero confortante che significa fiducia e amore verso la squadra, tifosi che non ci è sembrato fossero distanziati più di tanto soprattutto vedendo quelli del Monopoli che erano stipati come sardine in curva, ma così come altre tifoserie in Italia che, almeno dalle immagini, son sembrati assemblati e vicini l’uno con l’altro. A Firenze i tifosi del Napoli, nel loro settore dedicato, erano stipati come dita dei piedi nei mocassini. Insomma.

Per questo proprio non riusciamo a capire come la “Nord” barese continui con la sua, legittima per carità, protesta contro i mulini a vento. Certo, fa specie quello striscione apparso qualche settimana sul quale c’era scritto “De Laurentiis tempo scaduto”, che, italianisticamente, non ci pare voglia dire che la loro assenza dipenda alle regole covid, ma significa ben altro. C’è qualcosa che non torna. Ognuno, poi, tragga le proprie conclusioni.

Nel frattempo la società ha lanciato una promozione per domenica prossima che vedrà la possibilità, per gli under 14, per gli over 65 e per le donne, di poter assistere alla partita pagando un biglietto ridotto del 50%, mentre del 20% per i possessori della Fan Card.

Occorre proseguire per questa strada, i tifosi sono indispensabili in questo momento perché il Bari non può stazionare in questa maledetta categoria.

Massimo Longo

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